Oblomov, ecco la musica dei due mondi

Due album e tanta energia per il duo di post-rock in bilico tra Bologna e la Russia

Gli Oblomov

Gli Oblomov

Bologna, 30 marzo 2018 - Si divide tra due cortine di ferro (San Pietroburgo e Bologna) il progetto del duo bolognese Oblomov, formato da Ilja Ilic (voce) e Zachar Trofimov (basso e chitarre) musicisti russi che ormai da anni vivono e lavorano nel capoluogo emiliano. La loro proposta è una sorta di unione tra musica e arte (declinata nelle sue definizioni grafiche e multimediali) e proprio il sodalizio tra Italia e Russia si fortifica attraverso le collaborazioni dei due, con il regista e attore Flavio Sciolè, creatore dei videoclip che durante i live degli Oblomov vengono trasmessi a ciclo continuo su di un vecchio televisore.

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Elettronica e psichedelia si mischiano in questo ambizioso progetto che sembra catapultare l’ascoltatore in una dimensione senza tempo, in bilico tra un passato fatto di videoclip visionari e la continua sperimentazione musicale, che arriva dritta verso lo spazio. I sintetizzatori sono il cuore pulsante del sound post-rock, che alterna negli arrangiamenti anche basso e chitarre elettriche. La musica viene concepita come un flusso in continuo divenire, che porta il pubblico a virare l’attenzione sui supporti grafici e multimediali usati per il progetto (che si parli di videoclip, installazioni live o artwork).

Censimento musicale, il regolamento

Grazie alla loro musica gli Oblomov sono finiti sui palchi di Parigi, Amburgo, Vienna e da anni collaborano con il pittore Adriano Frida, che crea gli artwork dei loro dischi e che è solito proporre, nelle sue mostre (l’ultima a Palazzo Flangini, Venezia), l’ascolto della loro musica attraverso cuffie date in dotazione al pubblico. E se un’opera d’arte, altro non è che la fusione ideale tra più discipline artistiche differenti, padrino ideale del progetto Oblomov potrebbe apparire allora quel genio di John Cage. Passando alle produzioni, nel 2016 il duo si autoproduce ‘Sound of the Soul’ (la cui edizione limitata è stata studiata per essere usata anche come quadro) e successivamente un EP di 5 tracce ‘Multiexit’.

Attualmente la band è al lavoro per realizzare il terzo album e continua a girare tutta Italia con uno spettacolo live davvero interessante. I due sono seduti su di un divano, tra stranezze e oggettistica vintage, a ricreare il surreale salotto di casa Oblomov, con tanto di vecchio televisore del ’56 riassemblato per trasmettere continuamente video e suoni che si uniscono alla musica live. Sicuramente un progetto che necessita della parte live per essere apprezzato e capito in pieno, dal solo ascolto in cuffia si rischia di perdere il vero fulcro del ‘concept’. La musica degli Oblomov è in definitiva da vedere, oltre che da ascoltare.

LA SCHEDA

Chi sono: Ilja Ilic (voce) e Zachar Trofimov (basso e chitarre)

Album: ‘Sound of the Soul’ (2016) e ‘Multiplex’ (2017).

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