Fiera della figurina Bologna 2019, sabato l'edizione dedicata al Sudamerica

Intanto infuria la polemica sul museo, che andrà in Svizzera. "Bologna non si è fatta avanti"

Riccardo Marinucci (campione del mondo di Subbuteo), Emiliano Nanni (ideatore della manifestazione), Giorgio Comaschi e il collezionista Gianni Bellini

Riccardo Marinucci (campione del mondo di Subbuteo), Emiliano Nanni (ideatore della manifestazione), Giorgio Comaschi e il collezionista Gianni Bellini

Bologna, 9 gennaio 2019 - La seconda edizione della fiera Figurine Forever (sabato 12 gennaio all’Estragon dalle 9 alle 17) si apre con uno scambio non di bisvalide ma di polemiche. Sullo sfondo il piano di un museo della figurina per il quale esistono già un progetto pronto e uno spazio agibile di 2mila metri quadri. Il tutto purtroppo a Chiasso – al momento le possibilità sono almeno al 75% – dopo che gli svizzeri hanno messo in campo una proposta concreta e visto l’impasse invalicabile dei contatti con il Comune di Bologna. Peccato.

Questo ha dichiarato Emiliano Nanni, l’ideatore della manifestazione. «I contatti con l’assessore Lepore – ha aggiunto – non hanno portato a risultati. L’amministrazione ha davvero perso l’occasione di poter creare qualcosa che potesse diventare un centro di divertimento, oltre che un museo, un polo che avrebbe attirato un pubblico internazionale e avrebbe potuto ospitare anche i flipper e il Subbuteo». Ci sarebbero stati più incontri con il Comune e, secondo la versione Figurine Forever «Lepore si era dimostrato interessato e aveva proposto di aprirlo in Sala borsa».

Tornando alla kermesse, collezionisti e fans arriveranno da mezza Europa, tutti alla ricerca della figurina mancante, da conquistare scambiando i doppioni o, se necessario, sborsando un po’ di euro. Scriveva il filosofo Walter Benjamin, morto suicida nel 1940, mentre tentava una disperata fuga dal nazismo, che «il collezionista s’impegna nel lavoro di Sisifo di togliere alle cose, mediante il possesso di esse, il loro carattere di merce, dando loro però solo un valore d’amatore invece del valore d’uso». Non è romanticume o sentimentalismo, ma sapore d’infanzia, gusto di un possedere senza profitti, tentativo di fondare un ordine che sarà sempre incompleto.

«Le figurine sono cultura popolare», affermava presentando la manifestazione Gianni Bellini, fulcro della giornata con la sua collezione, unica al mondo, di calciatori, distribuita in 4mila albi. «Io posso acquistare, scambiare ma cedere uno dei miei pezzi mai». Quando si dice il collezionismo duro e puro, legato, per esempio, alla raccolta dei mondiali del 1934, «sebbene non abbia un particolare pregio commerciale». E vedremo, sempre dalla collezione del modenese Bellini gli albi dedicati ai vari campionati giocati nel Sudamerica, scelto come tema di questa edizione, che ospiterà anche aree dimostrative del subbuteo, il calcio da tavolo che ci vede primeggiare nel mondo grazie ai Bologna Tigers.

Attraente, alle 11.30, la conversazione condotta da Giorgio Comaschi con la partecipazione degli ex calciatori di casa nostra che hanno militato con grandi nomi latinoamericani: Eraldo Pecci, compagno di squadra di Maradona, e Franco Colomba, compagno di Eneas, insieme all’attore Andrea Santonastaso, anche lui cultore delle figurine, e a Carlo Alberto Cenacchi che su Eneas ha scritto un libro.

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