Arena Puccini 2019 Bologna, il programma

Bob Dylan nell’Arena anticipa Netflix, in anteprima il doc di Scorsese che l’11 giugno apre il cartellone

Arena Puccini, ricco programma per l'estate 2019

Arena Puccini, ricco programma per l'estate 2019

Bologna, 6 giugno 2019 - Abiti stravaganti, un clima da libera improvvisazione, le chitarre che si intrecciano con le dolci e psichedeliche armonie vocali, una atmosfera in bilico tra culto per la strada e la nostalgia per la stagione hippie e le sue utopie lasciata alle spalle. È Rolling Thunder Revue: A Bob Dylan Story, il film che Martin Scorsese dedica all’omonimo tour che tra il 1975 e il 1976 portò Bob Dylan ed una irripetibile carovana di ospiti in giro per l’America.

Il titolo aprirà l’11 giugno, in anteprima mondiale, la stagione estiva dell’Arena Puccini, nel Giardino del Dopolavoro Ferroviario (via Serlio 25/2), il giorno prima della messa in onda su Netflix. È la seconda volta, dopo Roma, che la Cineteca si assicura la proiezione sul grande schermo di una pellicola prodotta dalla piattaforma americana di distribuzione digitale. Scorsese si era già accostato all’universo poetico di Dylan con No Direction Home, il film del 2005 che racconta gli esordi del cantautore americano e il suo, all’epoca oggetto di forti critiche, passaggio dal folk alla musica rock nel 1965, e ancora prima, nel 1978, aveva diretto L’ultimo valzer, la storia dell’ultimo live del gruppo The Band, con il quale il ‘menestrello’ aveva collaborato.

Ma, in entrambi i casi il coinvolgimento di Dylan non era stato così profondo. Adesso, invece, il regista ha avuto la possibilità di utilizzare una enorme quantità di materiale d’archivio, filmati che ritraggono duetti con musicisti come, per fare qualche nome, Joni Mitchell, Ramblin’ Jack Elliott, Joan Baez e persino una giovanissima Patti Smith in pieno devozione per il punk. Ma nei fotogrammi, dimenticati e per l’occasione perfettamente restaurati, compaiono molti altri personaggi che hanno fatto la storia della controcultura americana, dalla ribellione dei campus universitari negli anni 60, sino al decennio successivo.

Poeti come Allen Ginsberg, uno dei padri della beat generation, influenza profonda della scrittura di Dylan, e come lo sceneggiatore e regista Sam Shepard, all’epoca fidanzato della misconosciuta Patti Smith, al quale già allora il cantautore parlò dell’idea di fare un film da qui concerti, ispirato alle pellicole di Marcel Carnè e Francois Truffaut. Un gruppo in continuo movimento per gli Stati Uniti, il tour si protrasse per 75 date, nelle quali tutti provarono a far rivivere le atmosfere hippie della cosiddetta ‘Estate dell’Amore’ del 1967.

Un’anteprima, quella dell’Arena Puccini, in contemporanea con alcuni cinema americani, che dà un respiro internazionale a una rassegna che, per il resto, ha il suo segno identitario nel lungo cartellone di incontri che accompagnano le proiezioni dei migliori film italiani della stagione.

Si inizia il 9 luglio con Troppa grazia di Gianni Zanasi, alla presenza del regista e dello sceneggiatore Michele Pellegrini, si prosegue il giorno successivo con Il traditore di Marco Bellocchio che sarà all’arena e che approfitterà dell’occasione anche per raccontare i futuri impegni della Cineteca della quale è presidente. L’11 luglio è in cartellone Sulla mia pelle e ci sarà il regista Alessio Cremonini, mentre il 13 Ma cosa ci dice il cervello’, di Riccardo Milani, presente insieme alla protagonista Paola Cortellesi. Attenzione attenzione: il 25 luglio arriva Nanni Moretti con il suo Santiago Italia, e a breve verranno annunciate le consuete anteprime di agosto. Per il resto, la rassegna, che prosegue sino al 6 settembre, prevede i grandi titoli della stagioen appena finita. In attesa che venga finalmente definito il passaggio, da anni rinviato, in comodato d’uso gratuito dell’area dalle Ferrovie dello Stato al Comune.

Info: le proiezioni iniziano alle 21.45. Il programma completo qui sotto

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro