Autostrada A1, tir con i freni rotti tra Bologna e Firenze. Evitato il disastro

L'intervento della PolStrada ha permesso all'autista di avviare le manovre di riduzione della velocità e di fermare il mezzo, senza coinvolgere altri veicoli

L'autista del tir con gli agenti della PolStrada

L'autista del tir con gli agenti della PolStrada

Bologna, 26 novembre 2018 - Notte di paura, quella trascorsa, sull’autostrada A1 tra Firenze e Bologna. Ad un tir che stava trasportando pasta fresca, destinata alla grande distribuzione del nord Italia, si sono rotti i freni. L’autista, un 46enne originario di Napoli, si è accorto di un’avaria al semiasse che gli impediva di frenare. Quel bisonte della strada stava viaggiando sulla Variante di valico a 80 km l'ora lungo un tratto in leggera discesa e il conducente, preso dal panico, con il cellulare ha chiamato la Polizia dicendo che con quel guasto, provando a frenare con il pedale o aiutandosi con il freno motore, avrebbe rischiato di cappottarsi con il mezzo pesante e coinvolgere tutti gli altri veicoli vicini.

La polizia stradale ha sgomberato la strada davanti al camion fino a Sasso Marconi e poi ha creato un 'cuscinetto' dietro, per tenere distanti gli altri veicoli in un raggio di 500 metri, metre la società Autostrade ha posizionato i mezzi della manutenzione da Firenzuola fino a Sasso Marconi, in modo da segnalare il pericolo con i pannelli luminosi.

Dopo circa mezz’ora, l’autista del tir, che era rimasto per tutto il tempo in contatto telefonico con la Polstrada, ha ricevuto l’ok dalla centrale operativa per iniziare lentamente le manovre di riduzione della velocità.  L’operazione ha avuto successo, tant’è che è riuscito a fermare la corsa del mezzo sul piazzale del casello di Sasso Marconi.

Quando è sceso dalla cabina di guida, l'autista era sfinito e tutta l’adrenalina che aveva in corpo l’ha sfogata abbracciando i quattro poliziotti accorsi in suo aiuto e richiamando al telefono quelli della centrale operativa, che non lo avevano lasciato solo neppure per un istante. Prima di andare via, l’uomo ha voluto scattare una foto ricordo insieme ai suoi soccorritori.

 

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