Amministratore ’infedele’. Condannato a tre anni: "Portati via 300mila euro"

Ventuno i condomìni danneggiati: "Gonfiava le bollette di gas e altri consumi". Chiusa intanto l’indagine che comprende anche la moglie e un imprenditore.

Amministratore ’infedele’. Condannato a tre anni: "Portati via  300mila euro"

Amministratore ’infedele’. Condannato a tre anni: "Portati via 300mila euro"

Tre anni e quattro mesi – in abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena – per essersi appropriato illecitamente di 323mila euro sulle spalle dei ’suoi’ condòmini. Marco Cedrini, 53 anni, amministratore di condominio, è stato condannato dal giudice Nadia Buttelli per avere sottratto la cifra, tra il 2017 e il 2021, ai danni di oltre venti condomìni, alcuni anche molto ampi, tra Bologna e il Ravennate. Ventuno quelli costituitisi parte civile (nove di Bologna, gli altri tra Ravenna e Lido Adriano); l’amministratore dovrà risarcire i proprietari.

Due di quelli più grandi, per un totale di circa un centinaio di famiglie, sono rappresentati nel processo dall’avvocato Laura Becca.

Andiamo con ordine. Il cinquantatreenne nel 2022 è finito ai domiciliari dopo l’inchiesta della Guardia di finanza, coordinata dal pm Marco Imperato, scaturita dalla denuncia di una ex impiegata, la quale avrebbe riferito di come "ai condomini – così negli atti – venisse richiesto il pagamento di somme per consumi, gas e altro che non corrispondevano agli effettivi". Importi addebitati che venivano "per così dire gonfiati", mentre una parte dei soldi presenti sui conti correnti "veniva distratta con bonifici senza alcuna giustificazione". Qui, sempre stando alle accuse, sarebbero entrati in gioco anche sua moglie e un imprenditore edile, la cui ditta sarebbe stata usata "per giustificare pagamenti eccessivi rispetto ai lavori effettuati e fatturati, per dare parziale giustificazione alle movimentazioni di denaro verso le sue carte PostePay", che sarebbero state poi utilizzate "a piacimento, principalmente per spese voluttuarie e di natura personale". Ecco allora che, sebbene il procedimento dell’amministratore sia stato stralciato essendo lui destinatario di misura cautelare, la Procura ha chiuso di recente pure le indagini che coinvolgono anche gli altri due: i tre devono rispondere infatti di avere agito in concorso.

In questo secondo procedimento vengono contestate all’amministratore anche altre residue somme che sarebbero state da lui illecitamente trattenute, sempre con i presunti complici e che ammonterebbe a diverse decine di migliaia di euro. Il ’tesoretto’ di oltre trecentomila euro contestati sono emersi durante l’analisi dei finanzieri della contabilità dei 20 edifici e di circa 150 appartamenti gestiti da Cedrini e dal suo studio e anche di questi dovranno rispondere moglie e imprenditore; le ulteriori somme di cui sopra sono invece derivate dalle integrazioni presentate dai condòmini man mano che procedevano i loro accertamenti sugli ammanchi.

L’amministratore, oltre alla condanna, ha ricevuto anche una multa di 1.600 euro. Motivazioni tra 90 giorni.

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