
Al posto della storica fabbrica nasceranno due palazzine
Casalecchio di Reno (Bologna), 19 febbario 2019 - Addio argenteria. Ancora pochi colpi di benna e della storica fabbrica di Casalecchio non rimarranno che cumuli di macerie. Dopo più di un secolo di attività nel cuore della cittadina sul Reno, la manifattura di argenteria famosa nel mondo si è trasferita nella zona industriale di Zola. Per la vecchia fabbrica di via Garibaldi da alcuni giorni è iniziata la demolizione. Il suo destino è quello di essere sostituita da due palazzine residenziali.
«Se ne va un pezzo di Casalecchio, della sua storia, del suo prestigio nel mondo – commenta Pier Luigi Chierici, storico e certamente anche nostalgico della Casalecchio che fu –. Qualche anno fa furono anche raccolte le firme per ricordare con il nome di una strada i fasti dell’azienda più antica di Casalecchio e per onorare il lavoro del suo dirigente più longevo: Giovanni Mantel». Sulla pagina Facebook di ‘Casalecchio tutta un’altra storia’ sono decine i commenti sul destino di un’impresa che mise insieme tecnica tedesca e stile italiano. Il successo dell’argenteria passata poi alla guida di Michelangelo Clementi sta tutto in questo binomio. Dall’iniziativa di Martin Wilkens, tedesco di Brema che nel 1912 decise di aprire uno stabilimento italiano marchiato con lo stesso simbolo della ‘pressa’ ciclopica utilizzata per stampare le posate e i vasellami in argento. La scelta del luogo cadde sulla cittadina industriale alle porte di Bologna servita dal Canale di Reno: a fianco dei villini liberty.
La fabbrica venne distrutta dalla guerra e poi ricostruita nel dopoguerra, quando arrivò ad occupare 120 dipendenti, fu specializzata nella fabbricazione di posate, caratterizzate da uno stile inconfondibile ancora oggi ricercato e apprezzato nel mondo. Arrivarono i tempi difficili difficili, culminati nella crisi dei primi anni Ottanta, quando l’Argenteria Clementi passò dalla proprietà Martelli alla famiglia milanese dei Buccellati. A condurla, per quasi un trentennio, Gino Buccellati.
Oggi il fratello Andrea Buccellati affiancato dalla figlia Lucrezia ricopre il ruolo di direttore creativo del gruppo che alcuni anni fa è stato acquisito all’85% dal gruppo cinese Gangtai holding. La pressa monumentale è stata spostata a Zola. A Casalecchio, come ha illustrato l’assessore Bersanetti, resta il parco pubblico Giovanni Mantel davanti alle future due palazzine di quattro piani per un totale di 32 appartamenti.