Ascensore negato a disabile C’è la deroga del Comune

L’amministrazione ha firmato il provvedimento che sblocca l’installazione. Da 15 anni l’anziano è prigioniero in casa perchè al terzo piano del palazzo

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Una storia a lieto fine. È arrivato dopo una conversazione telefonica avvenuta ieri fra il sindaco Virginio Merola e la figlia di Emo Gruppioni il coronamento felice di una travagliata vicenda personale. Quella di Emo Gruppioni – l’anziano disabile costretto su una carrozzella da un ictus e da quel momento impossibilitato a uscire da solo dal suo appartamento di Borgo Panigale, perchè al terzo piano di un condominio senza ascensore –, a cui adesso la firma della deroga per il progetto relativo all’installazione dell’elevatore ha definitivamente segnato un punto di svolta.

Nella telefonata, il primo cittadino di Bologna ha espresso la propria vicinanza, e della giunta, oltre a spiegare alla figlia di Gruppioni le mosse del Comune per far fronte a una soluzione e concludere felicemente quella che è stata una lunga vicenda personale. Una storia durata gli ultimi 15 travagliati anni – decisamente troppo lunga – di Gruppioni. Una vicenda che è divenuta anche caso nazionale nei giorni scorsi, quando – dopo essere stata resa nota da Confabitare – il rapper J-Ax si è interessato, alzando la polvere finita sotto il tappeto per oltre una decina di anni. Il cantante in un video ha esortato il sindaco Merola a intervenire per sbloccare l’impasse. La decisione di installare l’ascensore infatti era anche già stata approvata qualche mese fa, prima che a fine luglio uno dei condòmini impugnasse la delibera, contestando possibili conseguenze strutturali all’edificio, nonostante i pareri favorevoli di più di un ingegnere.

E adesso, la svolta. Sempre nel corso della conversazione tra il sindaco e la figlia dell’uomo, è stato spiegato come la vicenda non fosse sconosciuta all’amministrazione e come fosse già stata avviata una interlocuzione con gli uffici comunali. Ieri, i responsabili del settore edilizia privata del Comune si sono sentiti con l’amministratore del condominio ed è stata firmata la deroga per il progetto relativo all’installazione dell’ascensore. Una deroga, legata al fatto che l’ascensore sarebbe più piccolo rispetto ai requisiti di legge, per la quale serviva la delibera dell’assemblea di condominio, impugnata dal condomino contrario all’opera per timori sulla statica dell’edificio, ma che ha comunque valore perché votata da un numero sufficiente di condomini in caso di richiesta di superbonus.

Ma Confabitare avverte: "La partita non è ancora chiusa. Siamo contenti dell’intervento del sindaco, ma bisogna seguire le procedure della mediazione e seguire anche le vie giudiziarie – così il presidente nazionale di Confabitare Alberto Zanni –. In questo modo si corre il rischio di andare oltre termini previsti dal Superbonus 110%".

Francesco Zuppiroli

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