Bio-on, sanzione Consob annullata: "Non fu manipolazione di mercato"

Accolto dalla Corte d’appello civile il ricorso dell’ex presidente del collegio sindacale Capodaglio. I difensori: "Svolta ogni verifica sulle scelte del cda nei bilanci". Ora si guarda al processo penale.

La sede di Bio-on

La sede di Bio-on

Bologna, 21 febbraio 2024 – Un punto a favore del collegio dei sindaci di Bio-on, la ex start-up di bioplastiche fallita nel 2019. La terza sezione civile della Corte d’appello ha annullato la delibera del giugno 2022 della Consob, con cui irrogò una sanzione amministrativa pecuniaria di 170mila euro e un’interdizione di 16 mesi per Gianfranco Capodaglio, ex presidente del collegio.

I giudici hanno dunque accolto la richiesta dei difensori di Capodaglio, i professori Nicola Mazzacuva e Ivan Demuro: la Corte, sottolineano i difensori, "ha riconosciuto pienamente quanto il professor Capodaglio ha sostenuto sia nel confronto con Consob sia in sede giudiziaria, ossia che l’organo di controllo da lui presieduto ha sempre correttamente operato adempiendo in pieno agli obblighi imposti dalla legge nell’interesse della società e dei suoi azionisti, svolgendo ogni puntuale verifica sulle scelte contabili del consiglio di amministrazione in sede di formazione dei bilanci di esercizio e dei bilanci consolidati".

La contestazione alla base della sanzione era quella di aver diffuso, in concorso con altri, informazioni false e fuorvianti sulla correttezza delle rilevazioni contabili sui ricavi derivati dalle cessioni di licenze, le scoperte, le relazioni contrattuali e la classificazione delle partecipazioni nelle società del gruppo, manipolando così il mercato.

La Corte, evidenziano ancora i difensori, "ha inoltre radicalmente escluso, sotto il profilo soggettivo, il dolo, affermando che le conversazioni telefoniche intercettate (che peso davvero eccessivo hanno avuto nella fase delle indagini) non hanno alcun rilievo rispetto alle contestazioni, in quanto, come si legge nella sentenza, risultano ‘in stridente contrasto con la consapevole e intenzionale partecipazione del soggetto intercettato’".

Si scrive infatti nella motivazione che dagli stessi "verbali delle riunioni consiliari e del Collegio sindacale" si poteva evincere "l’effettivo svolgimento delle attività di indagine e verifica demandate dalla legge" all’ex presidente del collegio, che non si limitò "a recepire le informazioni degli amministratori", ma acquisì "motivati pareri e relazioni di esperti professionisti" per valutare la correttezza delle operazioni.

Per Capodaglio e altri otto imputati, tra cui gli ex vertici di Bio-on, è intanto in corso il processo penale per il crac dell’azienda. Processo cui questa sentenza potrebbe dare una scossa, cadendo peraltro a fagiolo, dato che proprio la prossima settimana saranno sentititi in aula i funzionari di Consob, la cui posizione sulla manipolazione di mercato contestata è da sempre uno dei cavalli dell’accusa. Dopo questa decisione, è indubbio che gli avvocati della difesa saranno particolarmente agguerriti.

f. o.

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