Calvano: "I ruoli si ottengono grazie al partito" Duro Aceto: "Chi scende dalla barca può annegare"

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Sulla scelta di Alberto Aitini di sostenere Isabella Conti ha avuto parole molto nette il segretario regionale del Pd, Paolo Calvano. "E’ sceso in mare aperto e io starò su quella barca con Matteo Lepore. Non solo perché sono del Pd, ma perché c’è una rotta", fa sapere. Invece, "qualche dirigente del Pd ha deciso di non stare sulla barca che batte bandiera Pd. Io la penso così: per quanto ciascuno di noi abbia da ridire col proprio partito, non dobbiamo mai dimenticarci che chiunque di noi ha avuto la possibilità di servire la cosa pubblica, di avere importanti responsabilità nelle istituzioni lo ha potuto fare non per sua bravura personale, ma perché fa parte di un soggetto collettivo come il Pd. Lo dico a partire da me stesso". Non meno teneri altri esponenti dem, collegati per l’iniziativa dell’Agorà del Pd sul dibattito elettorale. Come Pietro Aceto, vicino a De Maria, che ha ripreso la metafora di Calvano: "Chi scende dalla barca può anche annegare. Chi è nel Pd ha il dovere morale di sostenere il candidato del partito". Critico anche l’assessore alla Mobilità, Claudio Mazzanti: "Ho lo stomaco a rovescio". Mentre per Elena Torri "viene fuori la volontà di alcuni di voler fare male alla comunità".

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