Campi estivi e bambini disabili: "Gli educatori non sono garantiti"

La denuncia di un genitore: "Il supporto valutato soltanto in base al numero degli iscritti". La replica del Comune: "I fondi e le ore sono state incrementate. Soddisferemo tutte le domande".

Campi estivi e bambini disabili: "Gli educatori non sono garantiti"

Campi estivi e bambini disabili: "Gli educatori non sono garantiti"

C’è agitazione tra i genitori che hanno iscritto il figlio con disabilità ai centri estivi. A scatenarla, un post sulla pagina Facebook Scuole di Bologna e provincia dove un genitore scrive dell’incontro on-line sul tema.

"Diversamente da quanto annunciato in precedenza il limite di settimane coperte da educatori sarà ancora presente, ma non sarà un numero fisso di settimane". La disponibilità di risorse "sarà valutata in base al numero di iscritti ai centri estivi e a ciascuna famiglia sarà comunicato il numero di settimane coperte dagli educatori a supporto della disabilità". Ciò significa che "un bambino con disabilità potrebbe non avere la copertura per tutte le settimane richieste, come già accaduto in passato". Immediato l’allarme delle famiglie coinvolte. Al pari della reazione del consigliere Matteo Di Benedetto (Lega) che ha depositato un’interrogazione e della consigliera di Fd’I, Manuela Zuntini nel tirare una stoccata all’assessore alla Scuola, Daniele Ara che, "a marzo annunciò "l’abolizione del tetto alle settimane di frequenza" così come Di Maio fece per l’abolizione della povertà. Si doveva essere più chiari con le famiglie che non vanno illuse". Dal canto suo, l’amministrazione spiega che "abbiamo incrementato di 300.000 euro il fondo per l’inclusione. La somma garantisce circa 13.000 ore aggiuntive". Per stimare le richieste, "a fine gennaio, abbiamo mandato un questionario sul fabbisogno. La media delle settimane richieste era di 5,6". Ad ora (le iscrizioni chiudono il 6 maggio) per i 6-14 anni, la media delle esigenze è "di 4,5 settimane". Se si mantiene questo trend, "riusciremo a soddisfare la domanda delle famiglie. E saremo in grado di superare il limite delle 4-6 settimane".

Per contro "se, per assurdo, tutti ne avessero chieste 10, non saremmo riusciti a garantirle perché le risorse, per quanto aumentate, non sono infinite. Tuttavia, in modo ragionevole, con questi dati, copriremo le richieste". Torna sulla debacle del click day per i centri estivi che vedrà una prossima tornata, per i 3-6 anni, dalle 14 del 6 maggio. "Sappiamo cosa vuol dire stare ore collegati, alla fine il sistema dà risposte a tutti", sottolinea Ara, porgendo le scuse dell’amministrazione "con chi ha perso troppe ore lunedì pomeriggio per inviare la domanda e per l’incertezza di aver fatto bene". Quello messo in campo per i centri estivi "è un sistema che deve essere continuamente aggiornato e migliorato" afferma l’assessore che rivendica "alcune novità che hanno ridotto il disagio rispetto agli anni scorsi, novità che ora vanno consolidate". L’amministrazione tiene aperta la discussione su possibili modifiche: stradario e ulteriore divisione. Si esclude, comunque, "che si possa fare lo stesso processo che usiamo per nidi e materne che richiede mesi di gestione delle graduatorie".

f.g.s.

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