’Care’ bollette in vetrina, boom di adesioni

Le categorie supportano l’iniziativa di Confcommercio-Ascom e Fipe: ok da panificatori, sfogline, alberghi, grossisti e tanti altri

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Dai panificatori agli amministratori dei condomìni fino ai macellai: tutti affiggeranno alle loro vetrine, negozi, portoni la bolletta energetica aderendo all’iniziativa lanciata da Confcommercio Ascom Bologna e Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi). Il caro bolletta sta colpendo duro tante attività del terziario: commercianti, albergatori, pubblici esercizi, società sportive e liberi professionisti tanto da mettere a repentaglio la continuità dell’attività se non interverranno correttivi ai prezzi fuori controllo dell’energia o qualche forma di aiuto.

L’esposizione delle bollette, nelle intenzioni di Confcommercio e Fipe, è un modo per cercare di sensibilizzare i clienti sugli aumenti che stanno registrando le imprese e chiedere al governo una riduzione del costo delle utenze, un credito d’imposta e una rateizzazione annuale delle bollette. Tra le sigle associative che hanno deciso di aderire ci sono: Abiconf (Federazione amministratori di condominio), Anaste (Strutture per la terza età), Associazione Panificatori di Bologna e provincia, Associazione Sfogline, Fedagromercati, Federalberghi, Federauto, Federcarni, Federgrossisti, Federmoda, Fiavet (Federazione agenzie di viaggio), Fnaarc (Agenti di commercio). "Abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa perché crediamo sia fondamentale fare squadra per affrontare una crisi drammatica per le imprese e per cercare di smuovere le coscienze di tutti – commentano i presidenti di queste associazioni –. I nostri clienti devono essere messi a conoscenza dei rincari che stiamo subendo e di quanto questi pesino sull’economia delle nostre attività. Infine, siamo stanchi delle promesse. Vogliamo interventi seri e mirati che ci permettano di respirare, perché l’inverno sarà lungo e tanti non sanno come andare avanti". Negli ultimi otto mesi, infatti, i costi per le imprese sono quadruplicati e questo scenario mette a repentaglio il bilancio di moltissime aziende per il 2022. I rincari, infatti, colpiscono anche le famiglie e questo causa una contrazione della possibilità di acquisto e un inevitabile calo dei consumi. "Vogliamo lanciare un segnale forte, per attirare l’attenzione di tutti. Per questo motivo l’iniziativa – precisano Confcommercio Ascom Bologna e Fipe – punta ad allargarsi a ulteriori imprese e andrà avanti fino a quando non si saranno raggiunti gli obiettivi che ci siamo prefissati".

"Fissazione di un tetto al prezzo del gas, revisione delle regole e dei meccanismi di formazione del prezzo dell’elettricità, estensione del credito di imposta anche alle imprese non energivore e non gasivore, ulteriore tassazione degli extraprofitti delle società energetiche e rateizzazione delle maxi bollette". Queste le richieste avanzate da Confcommercio Emilia-Romagna, il cui presidente Enrico Postacchini afferma che "appare ormai a tutti evidente come l’insostenibile costo dell’energia sia diventato la vera emergenza per la tenuta del sistema Paese, coinvolgendo indistintamente imprese e famiglie in una spirale che, se non arginata, potrebbe portare rapidamente a una pesante recessione".

m.ras.

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