Colpo alla ’Ndrangheta Maxi sequestro di beni per oltre quattro milioni

Beni immobili, mobili registrati e quote societarie per circa 4,5 milioni di euro sono stati confiscati dai militari del Comando provinciale della Finanza di Cremona, con il supporto delle fiamme gialle di Roma, Catanzaro e Crotone. Il provvedimento, emesso dalla Corte d’Appello di Bologna e confermato dalla Corte di Cassazione, tra Verona, Reggio Emilia, Bologna, Parma, Catanzaro, Crotone e Roma, scaturisce dalla vicenda “Aemilia” che ha visto coinvolta una nota compagine ‘ndranghetista. L’operazione – con due sequestri di beni mobili nella nostra città e in provincia – ha preso spunto da un episodio di usura messo a segno ai danni di un imprenditore cremonese da parte di un piacentino, proseguita con gli approfondimenti e analisi dei flussi finanziari, che hanno consentito di portare alla luce ulteriori episodi commessi ai danni di imprenditori emiliani. Nel corso dell’indagine è stato ricostruito l’intero sistema criminale attraverso il quale il gruppo ‘ndranghetista, che utilizzavano società fasulle appositamente costituite da professionisti conniventi, sarebbe riuscita a reinvestire nel circuito legale ingenti risorse.

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