CronacaCoronavirus Bologna, prime chiusure nei ristoranti

Coronavirus Bologna, prime chiusure nei ristoranti

Il fatturato di Yoshiko si è più che dimezzato, con un calo del 60-70% a causa della psicosi da virus. Saracinesca giù il martedì, mercoledì e giovedì

Coronavirus, il cartello apparso fuori dal ristorante di via Riva Reno a Bologna

Coronavirus, il cartello apparso fuori dal ristorante di via Riva Reno a Bologna

Bologna, 21 febbraio 2020 - "Siamo spiacenti di informarvi che a causa della paura generata dal coronavirus e per problemi nel sostenere i costi di gestione, siamo costretti a chiudere per un periodo da definire". E' il cartello appeso fuori dal ristorante Yoshiko di via Riva Reno che propone cucina asiatica, dove i titolari hanno deciso di tagliare l'orario di apertura del locale, che resterà chiuso martedì, mercoledì e giovedì. Nelle ultime settimane, infatti, il fatturato si è più che dimezzato, con un calo del 60-70% a causa della psicosi da coronavirus.

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Febbre, tosse, respiro affannato: sono questi i principali sintomi causati dal nuovo coronavirus, che si è diffuso in Cina dove ha scatenato una vera e propria epidemia. Come gli altri virus di questa famiglia, anche questo colpisce le vie respiratorie e le principali difese sono quindi le stesse che valgono per altre malattie respiratorie infettive, come la Sars comparsa nel 2002-2003 e la pandemia di influenza del 2009. Il periodo di incubazione è di circa cinque giorni, i sintomi generalmente compaiono da 2 a 10 giorni dopo il contagio. Il periodo di quarantena, invece, per capire se il virus si è manifestato, è di 14 giorni. La prima regola è lavare le mani col sapone (o con un disinfettante) per almeno 20 secondi. È anche opportuno pulire e disinfettare gli oggetti che si toccano più frequentemente.

Oggi si è registrato il primo morto per Coronavirus in Italia. E' deceduto all'ospedale di Padova ed era uno dei due pazienti positivi al virus in Veneto. Il paziente aveva 78 anni ed era un muratore in pensione. L'uomo, ricoverato già da una decina di giorni per precedenti patologie, è spirato questa sera all'ospedale di Schiavonia (Padova), e non nell'ospedale del capoluogo euganeo, come riferito in un primo tempo. "Non c'è stato neppure il tempo per poterlo trasferire", ha detto il governatore Luca Zaia. 

Sempre oggi diverse persone sono risultate positive al Coronavirus in Lombardia, le loro condizioni sono definite "serie". In totale sono 15 i casi positivi di Coronavirus in Lombardia, con gli 8 nuovi segnalati nella conferenza stampa alla Regione. 

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