Coronavirus alla Tnt di Bologna, il grido degli autisti. "Fermate le corse"

Crescono i positivi: 43. Un corriere: "A noi ancora nessun tampone". E la Regione: "Pronti settantamila test sierologici"

Negli ultimi quattro giorni, ai lavoratori in orbita Tnt sono stati fatti 234 tamponi

Negli ultimi quattro giorni, ai lavoratori in orbita Tnt sono stati fatti 234 tamponi

Bologna, 12 luglio 2020 - I nuovi positivi alla Tnt di via Cristoforo Colombo continuano a crescere: da 29 a 43. Non solo: quattro in più anche alla Bartolini, zona Roveri, che fanno schizzare il totale a 158. "Numeri – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini – arrivati dai quasi 700 tamponi a lavoratori, familiari e contatti di questi ultimi". Uno solo, il parente di un dipendente Bartolini, è in ospedale, mentre la maggior parte sono asintomatici. Negli ultimi quattro giorni, ai lavoratori in orbita Tnt sono stati fatti 234 tamponi. Ma non agli autisti, come spiega Alessandro Anzini, driver da una decina d’anni e delegato Cobas: "Dovrebbero farceli martedì, siamo circa ottanta. Oggi siamo stati sottoposti solo ai sierologici, per fortuna tutti negativi". La loro richiesta è arrivata ad Ausl, Prefettura e Regione. "Chiediamo di poter lavorare in sicurezza – riprende –, entrare scaglionati in magazzino, fermarci qualche giorno, fino a quando non arriveranno i risultati dei nostri prossimi tamponi. Sappiamo che il nostro lavoro è fondamentale, trasportiamo medicinali e strumenti per gli ospedali, ma non bisogna morire per il lavoro". I 43 positivi, sottolinea, sono per la maggior parte facchini del magazzino di via Cristoforo Colombo, impegnati nei turni di notte e "difficilmente a contatto con noi". Nonostante questo, "lavoriamo con timore, andiamo dai privati, nei centri commerciali, nei negozi e non vorremmo passare come quelli che portano fuori il virus". L’azienda, sottolinea, "ci ha dotato di tutti i presidi", guanti e mascherine "vengono utilizzati costantemente". I positivi sono stati messi in quarantena, "così le loro famiglie, ogni cosa è stata fatta". Ma i corrieri, ribadisce, "devono essere fermati, almeno qualche giorno per garantire la sicurezza di tutti". Tra domani e martedì, intanto, arriverà l’ordinanza regionale promessa da Donini, quella che obbligherà tutti i lavoratori della logistica ai test sierologici. Una campagna che riguarderà circa 70mila persone "perché – così l’assessore – questo ambito deve essere assolutamente circoscritto". Se la Regione si muove, anche il Comune non sta fermo: "Nessuno vuole fermare il settore della logistica – spiega Marco Lombardo, assessore al Lavoro –, ma bisogna evitare che il virus trovi terreno fertile". Come? Tracciandolo. Così è successo con Tnt, "seguendo i coinquilini dei dipendenti", così con Bartolini: "Alcuni autisti vivevano nell’ex hub, da loro abbiamo scoperto il focolaio di via Mattei". Ma di casi Bartolini e Tnt, confida, "ce ne saranno altri", la logistica ha aumentato volumi e dipendenti, "però i luoghi di lavoro, spogliatoi e mense sono rimasti uguali". Con Regione, Ausl e Ispettorato, "stiamo lavorando per verificare le misure di sicurezza e più questa filiera funziona, più la risposta sarà efficace". Ma servirà anche, e soprattutto, l’aiuto delle aziende: "Nella fase della prevenzione dovranno intervenire i privati facendo i tamponi ai propri dipendenti".

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