Corpi a pezzi e ricostruiti che sfidano la fragilità

La mostra con le opere di Peretti Poggi dedicata agli alluvionati di Romagna ’Humanitas’ a Palazzo Rossi Poggi Marsili in dialogo con i maestri del passato.

Corpi a pezzi e ricostruiti che sfidano la fragilità

Corpi a pezzi e ricostruiti che sfidano la fragilità

Davide Peretti Poggi ferisce le tele sulle quali lavora. Le taglia, le sfibra, sfilaccia le trame larghe. Poi riunisce i brandelli. Ma dietro questo lavoro non c’è una visione negativa, nichilistica, dice lui. Perché poi le ricompone, le mette in piedi, trova il punto di equilibrio per le figure che assumono una sembianza umana. "È come se si ribellassero alla propria fragilità", spiega l’autore. ‘Humanitas’, la mostra di Peretti Poggi, professore e artista, ne La Quadreria di Palazzo Rossi Poggi Marsili, via Marsala 7, inaugura stasera alle 18,30. Per la curatrice dell’esposizione, Daniela Campogrande Scognamillo, con le opere di Peretti Poggi è stato un "colpo di fulmine". Le ha viste per la prima volta a inizio giugno e subito ha pensato a quanto rappresentassero l’essenza del popolo romagnolo ferito dall’alluvione di qualche giorno prima. Tra le sculture c’è chi si accascia a terra, chi cerca di alzarsi e chi volge il viso all’orizzonte.

A papà Wolfango Peretti Poggi, invece, i lavori di Davide ricordavano l’Orto dei Fuggiaschi degli Scavi di Pompei. "Vorremmo che una o più aziende bolognesi acquistassero un’opera – spiega Campogrande Scognamillo –, che poi sarà donata ai Comuni maggiormente colpiti dall’alluvione. E vorremmo organizzare anche visite guidate, per piccoli gruppi di turisti romagnoli. Perché questa mostra è dedicata a loro, alla loro forza e alla loro dignità. Il coraggio, la solidarietà e la forza di questo popolo riemergono in modo straordinario, mentre l’arte si fonde con la forza della natura e la resilienza umana. In questo momento di rinascita abbiamo voluto onorare e celebrare la Romagna attraverso la creatività".

La mostra fa parte del ciclo di esposizioni nate dalla collaborazione tra AspLa Quadreria e Campogrande Concept, che ha come obiettivo la creazione di un dialogo tra l’espressione artistica contemporanea e le opere pittoriche presenti nel Palazzo (che spaziano dal XVI al XVII secolo). Le tavole e le tele dei maestri esposti, prevalentemente bolognesi, dialogano con le sculture di Peretti Poggi attraverso sfumature cromatiche o pose affini. Ogni stanza è a tema e riunisce opere simili per epoca o per stile. La mostra è visitabile fino al 23 novembre, dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 19. Per le visite guidate: info@campograndeconcept.it o 3357681559.

Amalia Apicella

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