
A Palazzo d’Accursio fino al 13 ottobre la mostra itinerante. Il ruolo delle associazioni
"I ragazzi non devono essere definiti dai loro errori e successi: hanno tutti una storia che va raccontata" dichiara la capo di gabinetto Matilde Madrid. Ed è questo il messaggio che vuole trasmettere la mostra itinerante ‘Da solo non basto’, realizzata dallo scrittore Daniele Mencarelli con le illustrazioni di Giacomo Bettiol, che rimarrà in Manica Lunga a Palazzo d’Accursio fino al 13 ottobre. Fino al 10 ottobre, inoltre, si svolgeranno eventi, presentazioni di libri e visioni di film. Il percorso inizia con la storia di due ragazzi, Chiara e Rashid: lei si sente invisibile al mondo, "chiara di nome e di fatto" si legge sui pannelli. Rashid percepisce il peso dei pregiudizi, "per tutti sono solo il marocchino, non ho un nome". Entrambi commettono errori, non riescono a trovare il loro posto nel mondo; a salvarli saranno le interazioni umane, l’incontro con realtà educative che permetteranno loro di vedere una strada da seguire. Da qui il titolo dell’esposizione, perché se è vero che "non esistono ragazzi cattivi", come viene scritto nella mostra, "per ripartire occorre trovare qualcuno che ascolti" afferma Licia Morra in rappresentanza di Schole’, associazione che da anni offre gratuitamente un doposcuola a ragazzi in difficoltà. In occasione dell’installazione in città, sono stati accesi i riflettori anche sugli enti che da anni lavorano al carcere minorile del Pratello: Il Teatro del Pratello, Fomal, Uisp, Sempre Avanti, Uva Passa, Iiple. Vi è anche la ristorazione, con Fomal, protagonista dell’evento di chiusura il 10 ottobre dalle 17: in Salaborsa verrà presentato il progetto, che va avanti da cinque anni, ’L’osteria Brigata del Pratello’ (dove sono i detenuti ad essere i camerieri e cuochi), con distribuzione del nuovo libro che narra l’esperienza con ricette incluse.
Alice Pavarotti