PAOLO ROSATO
Cronaca

De Maria: "Solo Lepore può unire la coalizione"

Il deputato: "Non ho cambiato idea, ho sempre parlato di candidato unitario. E il confronto di questi mesi dice che lui è la scelta giusta"

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di Paolo Rosato

Andrea De Maria, deputato Pd, è preoccupato per le tensioni nel Pd di Bologna?

"E’ giusto non sottovalutarle, pur essendo in parte fisiologiche, e dimostrano soprattutto quanto fosse fondato l’appello all’unità che faccio fin dall’inizio. Ho sempre sostenuto un percorso unitario senza primarie, anche al di là della pandemia. È questo il modo di arrivare più forti alle elezioni".

Il suo ultimo post a tema sui social ha diversi commenti a favore ma anche alcuni critici, segno del malumore che c’è sulle scelte dei dirigenti. Come si esce da questo clima?

"Per me la responsabilità collettiva di un gruppo dirigente deve venire sempre prima dei percorsi individuali, per quanto legittimi. In ogni scenario teniamo fuori le logiche di corrente del Pd dal dibattito: se i bolognesi pensassero che il loro futuro è oggetto di giochi di potere non ce lo perdonerebbero".

Perché l’unità sarebbe realizzabile solo su Matteo Lepore? È Aitini che è arrivato primo alle consultazioni interne, un nome che assieme a quello di Lombardo ha fatto anche lei.

"A dire il vero nella mia personale consultazione ho detto che ci voleva una candidatura unitaria proposta dalla Federazione e in tutti i miei interventi ho sempre sottolineato la mia stima per tutte le candidature in campo. Le consultazioni peraltro non sono state una conta sui nomi, ma giustamente la raccolta di indicazioni politiche. Oggi dico Lepore, e non viene però meno la mia grande stima per Aitini, Lombardo e Alberani: penso che possano essere preziosi per il gioco di squadra nel partito".

Perché ha cambiato posizione rispetto a Lepore e Aitini?

"Non ho cambiato idea, ho sempre detto candidatura unitaria. Sono convinto che l’esito del dibattito di questi mesi sia molto chiaro: Matteo Lepore è la proposta su cui unire Pd e centrosinistra. Per come si è sviluppato il confronto nel Pd bolognese, anche rispetto ai temi programmatici, sono convinto che ci siano oggi tutte le condizioni per l’unità su di lui. Lo sosterrò anche in caso di primarie".

Coalizione in divenire, è preoccupato per il rischio di perdere per strada Bologna Civica?

"Dobbiamo lavorare a una coalizione larga, aperta al civismo ed ai moderati e quindi anche a Bologna Civica. Non vedo peraltro coerente con la storia e l’identità di chi ha promosso l’esperienza di Bologna Civica una alleanza con la destra sovranista".

Strappo Aitini-Merola nella chat di giunta: i rilievi del sindaco sono legittimi oppure i toni andrebbero abbassati?

"Credo che Virginio abbia ragione quando dice che il confronto legato ad eventuali primarie non deve mettere in discussione il lavoro della giunta. Capisco che Alberto, se ci saranno le primarie, vorrà poter condurre liberamente la sua gara, anche se devo dire che non ho condiviso la scelta di non partecipare alla Direzione. Sono certo che se ci saranno le primarie, scenario che non auspico, Virginio, Matteo ed Alberto sapranno trovare i giusti equilibri".

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