di Marcello Giordano
e Paolo Rosato
Pedonalizzare via Broccaindosso due pomeriggi la settimana, per provare a dare nuovo slancio alle attività dopo l’emergenza Covid e nel pieno di una fase due che stenta a decollare. L’idea è partita dagli esercenti della via: in primis i ristoranti Maro e Scacco Matto, a cui si sono affiancati l’Osteria Broccaindosso e Antica Tattoria Spiga, oltre al Bar Già Sai.
L’idea ha preso rapidamente corpo, coinvolgendo i proprietari dei locali che si trovano nella strada che collega via San Vitale e Strada Maggiore: un incontro con la presidentessa del quartiere San Vitale e Santo Stefano Rosa Maria Amorevole per studiare normative e possibilità e poi sono partite le richieste, che attendono risposta da Palazzo d’Accursio.
L’obiettivo degli esercenti è chiudere la strada il giovedì e il venerdì, dalle 18 alle 24, per poter allestire dehor esterni mobili: ovvero, allargare tavolini e sedie fuori dai locali, per rivitalizzare attività e via, deserta e silenziosa da quando il lockdown ha stravolto abitudini, vite ed economia.
"Non è una cosa semplice", racconta Luca Maro. "Ci sono spazi da preservare, parcheggi disabili, i diritti dei residenti da salvaguardare, oltre ai passaggi di sicurezza per forze dell’ordine, ambulanza e vigili del fuoco. Chiudere una strada non è una cosa semplice, Ma lunedì abbiamo incontrato la presidentessa di quartiere per parlarne. Noi esercenti della zona abbiamo sollevato la questione, perché da salvaguardare ci siamo anche noi. Le persone, dopo l’emergenza, in spazi chiusi, non vengono a mangiare".
E allora ecco l’idea. "Pedonalizzare". Ad approfondire il tema è Simone Ferrara, socio dello Scacco Matto: "Merola aveva ipotizzato di allargare le attività in strada. In via Mascarella è già stato fatto, con la strada del Jazz. Abbiamo preso spunto da quello. E la nostra richiesta può dare nuova vita e linfa al ritorno alla normalità di cui la comunità ha bisogno", chiosa Ferrara.
Tra i firmatari della richiesta di pedonalizzare due pomeriggi a settimana la strada c’è pure Francesco Gaibani, titolare dell’Antica Trattoria Spiga, che in questa iniziativa vede pure una prospettiva di maggior sicurezza e minor degrado: "Siamo in una situazione nuova. Giusto provare ad affrontarla in modo nuovo. Speriamo il Comune si pronunci presto. Da quando c’è stato il lockdown la via è rimasta deserta abbiamo fatto segnalazioni circa problemi di degrado e spaccio. Far riprendere le attività significa tornare alla vita e ripristinare anche la sicurezza". Ma qualche problema da risolvere ci sarà: "Ho chiesto spazio esterno equivalente a due posti macchina", ci spiega Gianni Malservisi dell’Osteria Broccaindosso. In tutta la via, di parcheggi ce ne sono 66, più due posti disabili. Ma anche garage privati. "A loro dovrà essere garantito l’accesso. Ma con l’impegno di tutti, questa è una cosa che si può fare e che può fare del bene a noi esercenti e ai residenti", conclude Luca Maro. E la speranza di molti è pure di poter utilizzare gli spazi dell’arena Orfeonica. Sul tema è ovviamente ben disposto il Comune, che ha modificato il regolamento dei dehors proprio per consentire alle attività di allargarli. L’assessore alla Mobilità, Claudio Mazzanti, assicura che "l’esame dei tecnici sarà veloce, ci siamo dati un mese di tempo dall’ufficializzazione delle nuove regole", spiega. Quindi l’ok a via Broccaindosso pedonale in fasce orarie dedicate potrebbe arrivare a stretto giro. "Se le richieste, che per competenza passeranno prima dall’assessorato al Commercio, rispetteranno tutte le nuove regole per allestire i dehors, non vedo perché ci debbano essere problemi. Si dovranno rispettare alcune accortezze – aggiunge Mazzanti –, come la possibilità per i residenti di passare e le esigenze dei disabili e del carico e scarico merci". Intanto è boom di richieste in Comune per i dehors allargati: finora sono 400
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