"Tutto semplice, ma ancora nessuna risposta"

Mariantonietta Sornatale, fuorisede a Bologna, affronta la complessa procedura per votare lontano dal suo comune di residenza. Speranza e incertezze per un cambiamento storico.

Vivo a Bologna da cinque anni e per tutti i quattro precedenti, all’avvicinarsi delle elezioni, sono sempre stata divisa tra poter esprimere la mia opinione e dare il mio contributo sul futuro del mio Paese, o mettere in stand by la mia vita qui sotto le Due Torri e pagare biglietti, non a basso costo, per poter tornare a casa in Puglia. Per me e per tutti i fuorisede, questo è il primo passo di uno storico cambiamento.

La prima fase della procedura per votare lontano dal comune di residenza è stata abbastanza semplice: ho inviato una mail di posta elettronica certificata (una Pec) al mio comune di residenza con tutti i documenti richiesti (scanner della tessera elettorale e della carta d’identità, autodichiarazione dell’iscrizione all’Università, apposito modulo compilato per la domanda del voto da fuori sede). L’alternativa di questo procedimento, per chi non è in possesso di una Pec, sarebbe stata recarsi appositamente nel proprio comune di residenza per rilasciare tutti i documenti.

Ad ora non ho ricevuto nessuna risposta, da un lato c’è il dubbio che qualcosa vada storto e che tutto salti all’ultimo minuto, ma d’altro canto c’è tanta speranza nel credere che tutte le fasi possano procedere per il verso giusto.Ora aspetto con ansia il 4 giugno, data entro cui dovrei ricevere l’attestazione di ammissione al voto con l’indicazione della sezione presso cui voterò. Vi sono, però, alcuni scogli da superare per permettere realmente a tutti di votare senza alcun impedimento. A tal proposito, riporto la tesimonianza di alcuni miei amici che, non vivendo nel capoluogo di regione e appartenendo a una circoscrizione elettorale diversa da quella di residenza, il giorno delle elezioni dovranno apppositamente mobilitarsi per raggiungerlo. Si tratta ancora di una disciplina sperimentale e che puà senz’altro migliorare su alcuni punti.

In ogni caso, rimane un momento di svolta per tutti i fuorisede e potrà avere senza ubbi ulteriori sviluppi. Sono contenta che finalmente siamo stati ascoltati e possiamo far sentire la nostra voce.

Mariantonietta Sornatale

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