Di qua e di là dai confini: torna il festival ’PerformAzioni’

Instabili Vaganti, duo artistico bolognese, porta avanti da 13 anni il festival PerformAzioni, con spettacoli internazionali che sfidano confini culturali. Ambizione di gestire un teatro per valorizzare le arti performative.

Di qua e di là dai confini: torna il festival ’PerformAzioni’

Di qua e di là dai confini: torna il festival ’PerformAzioni’

Hanno scelto un nome che li ha ’condannati’ a spingersi sempre oltre, non solo nella ricerca teatrale, ma anche nel cammino verso una meta che è un po’ come un miraggio, e si continua a procedere all’infinito superando confine dopo confine. E a un certo punto, pur avvertendo che un percorso è completo, si è costretti a mettersi ancora una volta in gioco. Instabili Vaganti è un duo artistico fondato a Bologna nel 2004 da Anna Dora Dorno, regista performer e artista visiva e Nicola Pianzola, performer e drammaturgo, che ogni anno, da 13 anni, si annuncia in città con il festival ’PerformAzioni’ (al via questa sera alle 20,30 all’Oratorio di San Filippo Neri e fino al 31 maggio anche al teatro Betti di Casalecchio di Reno con il titolo ’One more step Beyond Borders’) il cui cartellone presenta spettacoli di artisti provenienti da Asia, Americhe, Africa. Anche Italia, naturalmente. L’apporto internazionale di Instabili Vaganti è pari a quello di un acclamato festival, con artisti che girano il mondo, fanno residenze, sono essi stessi ambasciatori di attraversamenti culturali importanti. Eppure il messaggio appare sfuocato e la rilevanza rischia di perdersi per strada forse per un ’lost in translation’ comunicativo.

Arrivano cose molto belle a PerformAzioni. L’apertura è oggi, alle 20,20 al San Filippo Neri con ’Confini’, performance di teatro e danza internazonale. Angel Hernandez, drammaturgo messicano e fondatore del teatro Para el Fin del Mundo domani alle 15,30 illustrerà in San Filippo Neri il suo progetto drammaturgico e visuale ’Archivio entreguerras’ sviluppato attraverso lunghi periodi di ricerca e creazione in zone di conflitti e presenterà, in prima nazionale, la raccolta di monologhi scritti durante la sua permanenza a Gaza, ’Humo oscuro del cielo de Gaza’. L’attore e psicologo venezuelano Angel Pelay alle 18 propone la performance ’Memorie di un pazzo’ (nella foto) e poi il testimone passa a Tamfa che con ’The rich heritage of Nagamia’ propone una dimostrazione pratica su canti e danze del Nagaland, Stato del Nord dell’India, paese, tra l’altro, dove Instabili Vaganti passano almeno un po’ di settimane ogni anno, coi propri spettacoli e per intrecciare relazioni. Relazioni e tessiture che sono parte fondante della loro ricerca e che arrivano sempre in città, ma un po’ disperse, rimanendo di nicchia. "Dopo vent’anni ci piacerebbe trovare un teatro da gestire – ammette Nicola Pianzola – dove mettere così a regime l’esperienza sulle arti performative appresa nel mondo e portare gli artisti incontrati che annualmente invitiamo per residenze". Un’idea c’è: il teatro Comunale di Savigno, in quella Valsamoggia dove vivono da 12 anni e dove prenderà vita l’ultima tranche del festival a settembre.

Benedetta Cucci