Esalta i boss, cancellato il live del cantante neomelodico

Il siciliano Daniele De Martino doveva esibirsi in un locale a Sant’Agata. Concerto annullato: "Istiga alla violenza"

Esalta i boss, cancellato il live del cantante

Esalta i boss, cancellato il live del cantante

di Francesco Moroni

"Istigazione alla violenza" ed "esaltazione delle gravi azioni antigiuridiche connesse alla criminalità organizzata". Tanto da ricevere un avviso dalla Questura di Palermo, poco prima di vedere annullato il proprio concerto in programma in un locale del Bolognese. Dai selfie scattati in atteggiamenti confidenziali con soggetti malavitosi e boss di Cosa Nostra all’attacco feroce verso un cronista condiviso sui social ("Giornalisti siete senza scrupoli, siete senza ritegno, siete marci dentro…"), fino a quella canzone contro i collaboratori di giustizia ‘Si nu pentito’, pubblicata appena un mese fa: "Sei un infame… Pure fra cento anni ti posso trovare": tutti elementi sufficienti per spingere la Questura palermitana, una manciata di giorni fa, a indirizzare a Daniele De Martino, cantante neomelodico siciliano, un richiamo verbale per aver "messo in pericolo la sanità, la sicurezza e la tranquillità pubblica". E così, pronto per arrivare a Sant’Agata Bolognese, il cantante ha visto eliminato il proprio ‘live’.

"Abbiamo dovuto cancellare l’evento perché non abbiamo ricevuto l’ok – spiega sinteticamente Luisa Di Puorto, titolare della Stuzzicheria da Luisa di Sant’Agata –, ma non vogliamo fornire altre motivazioni". Dietro la decisione di annullare tutto, probabilmente, la pressione esercitata da una cordata di realtà guidata dall’associazione Libera, da sempre impegnata nel contrasto alla criminalità organizzata, insieme a Cgil Bologna, Cisl Area metropolitana Bologna, Uil Emilia-Romagna e Bologna, Anpi Bologna, Arci Bologna, Cooperativa sociale La Formica e Circolo Arci Akkatà.

"Come associazioni cittadine crediamo che lo svolgimento dell’esibizione sarebbe stato uno svilimento di quanto fatto finora contro quella cultura mafiosa che cerchiamo di contrastare quotidianamente – sottolinea Sofia Nardacchione di Libera –. Abbiamo lanciato un appello in cui ci siamo rivolti alle istituzioni, alle associazioni, alle cittadine e ai cittadini: lo dobbiamo al nostro territorio, al tessuto sociale sano, a quanti si impegnano contro le mafie e a quanti sono vittime di un sistema mafioso sempre più pervasivo anche nella nostra città".

Un grido di ascolto rivolto alla Questura e alle forze dell’ordine per prendere in mano la situazione e ricorrere a provvedimenti, che sembra quindi aver portato verso il risultato più atteso. "Non ci aspettavamo questa decisione, sinceramente – continua Sofia Nardacchione, voce di Libera –, ma ovviamente c’è soddisfazione". L’esibizione era prevista inizialmente per il 17 giugno: De Martino, infatti, non è nuovo a girare tutta l’Italia per i propri show, nonostante riscontri particolare successo al sud. "Viviamo in una regione che ha conosciuto e conosce gravissimi fenomeni di infiltrazione da parte delle mafie – concludono le associazioni firmatarie dell’appello –: ‘ndrangheta, camorra, Cosa Nostra in primis. Le numerose indagini e i relativi processi già svolti e in corso a Bologna e in Emilia-Romagna lo testimoniano. In questi anni abbiamo organizzato iniziative, promosso dibattiti, confronti, eventi per parlare del fenomeno mafioso e di come contrastarlo".

"Abbiamo partecipato – aggiunge subito – alle udienze dei processi di mafia che si sono e si stanno celebrando nella nostra regione. Soprattutto, ci siamo mobilitati in rete per far sì che gli anticorpi necessari contro le mafie crescessero, si moltiplicassero, si rafforzassero giorno dopo giorno, creando una società sempre più libera dalle mafie e dalla sua cultura".

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