"Faccio politica per dare risposte concrete ai problemi di famiglie e imprese"

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di Luca Orsi

Da imprenditrice, in Confindustria e come manager di Sira Group, negli anni Naike Gruppioni si è trovata spesso a interagire con la politica. Ora – candidata con Azione di Carlo Calenda, eletta alla Camera nella lista del Terzo polo – entra in Parlamento per fare politica in prima persona. "Felicissima di potere contribuire a cambiare le cose che non vanno in questo Paese, mettendo a disposizione le mie capacità e le mie competenze".

Per la prima volta l’Italia avrà una premier. Come donna, che effetto le fa?

"Sono molto pragmatica: non mi interessa se il premier è donna o uomo. Anzi, ritengo che già sottolineare la cosa sia di per sé discriminante. L’importante, per me, è che chi governa abbia forza e capacità di fare scelte concrete per il bene dell’Italia".

Che aspettative ha?

"Nessuna aspettativa. E nessun pregiudizio. Valuterò obiettivi, scelte di governo e risultati".

Lei è all’esordio in politica. In che modo intende portare avanti questo nuovo impegno?

"La politica, per come la intendo io, deve essere ancorata all’attualità, alle cose concrete. Deve sapere ascoltare i problemi quotidiani dei cittadini, e dare loro risposte e soluzioni. È quella che mi piace chiamare ‘politica della realtà’".

Quali, secondo lei, le priorità da affrontare?

"È fondamentale affrontare il tema dell’energia. È urgente riuscire a calmierare i prezzi. Non possiamo permettere che imprese e famiglie vengano soffocate dal caro-bollette".

Altro tema che le piacerebbe trattare in Parlamento?

"Il rilancio dell’occupazione giovanile. Con particolare attenzione alla formazione e ai percorsi di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Poi ci sono la sanità, la sburocratizzazione del Paese..".

Perché ha scelto di candidarsi con Azione?

"Da cittadina, imprenditrice, ma anche donna, mamma e lavoratrice ho sentito troppo spesso la politica lontana dal quotidiano. Il partito di Calenda, invece, ha un programma che prevede soluzioni ai problemi dei cittadini. Abbiamo la stessa visione, mi ci sono riconosciuta. È stata una scelta naturale".

Lascerà il suo incarico in Sira Group?

"Sedere in Parlamento è una grande responsabilità. E quando prendo un impegno, sono abituata a dare tutta me stessa. Così farò. Porto in Parlamento competenze che sono frutto di un percorso lavorativo all’interno soprattutto del mio gruppo. Grazie a questo potrò portare l’esperienza ‘vissuta’ e la concretezza del sistema produttivo del nostro Paese. La mia volontà per continuare a sostenere il Paese è quella di non perdere il contatto con la realtà imprenditoriale e produttiva".

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