Il comitato Besta replica al Comune: "Ma quale trasformazione epocale. Questa è solo una devastazione"

Gli oppositori al progetto: "L’amministrazione confonde l’opinione pubblica con parole a effetto". L’annuncio del piano "è uno stratagemma per sparigliare le carte alla vigilia del confronto con noi". .

Il comitato Besta replica al Comune: "Ma quale trasformazione epocale. Questa è solo una devastazione"

Il comitato Besta replica al Comune: "Ma quale trasformazione epocale. Questa è solo una devastazione"

Un’iniziativa per rendere Bologna più verde e vivibile o una grossolana operazione di ’green washing’? Il comitato Besta non si fida del piano del Comune di Bologna sul verde pubblico e alla vigilia dell’incontro fissato per domani col Comune di Bologna rilancia con le ’10 ragioni per opporsi ad un progetto senza senso’, quello appunto per la costruzione delle nuove medie Besta.

Dopo le "battute da bar" dell’assessore all’Istruzione Daniele Ara sui pioppi del parco Don Bosco, gli anti-Besta stigmatizzano anche le dichiarazioni di Emily Clancy e Raffaele Laudani sul piano da mezzo milione di euro per riqualificare il parco in zona Fiera. "Parlano addirittura di trasformazione epocale – rileva il comitato –. Ma, qui, di epocale c’è solo la progressiva devastazione ambientale, una città pensata a misura di turista che cancella i bisogni dei suoi abitanti". Il vocabolario scelto da Clancy, vicesindaca con delega ambientale, "è studiato per confondere con parole ad effetto l’opinione pubblica e viene utilizzato alla vigilia dell’incontro in Comune per sparigliare le carte. E nasconde, o forse rivela, la totale mancanza di visione politica di questa giunta?", si chiedono gli attivisti.

"Quello che hanno finora visto i cittadini – prosegue il comitato Besta – è il tentativo di realizzare opere inutili e dannose come l’annientamento del parco don Bosco e di una scuola bolognese tra le più moderne d’Europa. Operazioni che hanno già prodotto come risultato l’abbattimento di migliaia di alberi e lo spreco di soldi pubblici e che non daranno alcun beneficio alla cittadinanza". "Al modello di ‘riqualificazione’ di Lepore, Clancy, Ara e Laudani, che è fatto di abbattimento di alberi, consumo di suolo e sperpero di soldi pubblici noi opponiamo una resistenza fatta di pratiche quotidiane e silenziose di vera rigenerazione". Inoltre, torna ad evidenziare il comitato, "denunciamo anche che gli attivisti al parco sono continuamente controllati e intimiditi dalla Digos come persone pericolose".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro