Bologna, i supermercati aperti a Ferragosto

Spesa d'emergenza? Ecco gli indirizzi

Spesa al supermercato (foto d'archivio)

Spesa al supermercato (foto d'archivio)

Bologna, 14 agosto 2018 - Ferragosto: serrande su e serrande giù. Al netto dei negozi al dettaglio, il grandi catene iper o super procedono in ordine sparso. Questo mentre Fico Eataly World avrà le perte aperte dalle 10 alle 24. Chiusi tutti i punti vendita di Coop-Alleanza 3.0. E quindi niente spesa negli iper di Borgo Panigale e Lame, l’extracoop di Villanova e in tutte le coop. Tutti i lavoratori a casa anche per il Conad nel centro commerciale di via Larga Carrefour tiene aperto, dalle 9 alle 20, il punto vendita all’interno dello Shopville Gran Reno a Casalecchio. Chiusa l'Esselunga.

Si può fare la spesa nel Lidl di via Serlio (8.30-21), di via Corticella (8-21) e di via Larga (8-21), ma non in quello di via Baracca.

Il Pam di via Marconi è operativo dalle 9 alle 21, mentre quelli in via di Corticella e in Via Bellaria lo sono dalle 8 alle 20.

Aperture contro cui si scagliano Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil regionali che invitano i lavoratori del commercio e gli addetti di tutte le attività svolte all’interno dei centri commerciali ad astenersi dal lavoro festivo che non è un obbligo contrattuale “Nonostante siano trascorsi ormai 7 anni dal Decreto “Salva Italia” che eliminò ogni vincolo e regola in materia di orari commerciali, si continua a discutere della necessità di una nuova legge – osservano i tre sindacati di categoria -.Abbiamo chiesto un incontro al Ministro dello Sviluppo Economico per un immediato intervento legislativo. Le diverse posizioni comparse in questi giorni sulla stampa sembrano rivolte a ridefinire una nuova proposta di legge. Abbiamo più volte avanzato proposte di modifica al decreto Salva Italia".

Gli obiettivi rimangono questi, spiegano “porre un limite alle aperture incontrollate che in questi anni hanno stravolto il settore e la vita  dei lavoratori  del commercio ed escludere la possibilità di aprire in occasione delle festività nazionali, restituendo a questi giorni il valore civile e religioso, patrimonio della nostra cultura; restituire alle istituzioni locali congiuntamente alle parti sociali la facoltà di definire la regolamentazione delle aperture territoriali”. Infine “riconsegnare alle istituzioni locali anche la prerogativa di determinare quali e quanti nuovi insediamenti commerciali è possibile avviare. Infatti questi anni di liberalizzazioni indiscriminate hanno inevitabilmente contribuito ad aumentare i metri quadri di area vendita generando una concorrenza selvaggia i cui costi si stanno scaricando sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro”.

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