Fiom, Selmi è il nuovo segretario "Rilanciare l’ex Breda è una priorità"

Dopo l’elezione, nel mirino c’è la crisi all’IIA: "Domani sciopero sotto la Regione"

"Il primo tema da affrontare è la transizione ecologica, a partire dall’automotive, comparto di grande importanza nel nostro territorio". Così il nuovo segretario bolognese della Fiom, Simone Selmi, mette in fila le priorità del sindacato, a poche ore dalla sua elezione con percentuali bulgare (93 ’ sì’ su 100 votanti).

Un pezzo importante del settore investito dalla transizione è l’Industria italiana autobus (ex Breda) che domani farà sciopero. Che succede?

"I lavoratori manifesteranno sotto la Regione. La maggioranza della Iia è detenuta da Leonardo e dal ministero, la richiesta è quella di una ricapitalizzazione che sia legata a un piano industriale. L’ex Bredamenarinibus, infatti, ha un portafoglio pieno di commesse, ma liquidità solo per pagare i creditori, che oggi sono solo i lavoratori. Serve una svolta per iniziare a produrre".

Come vede il mercato del lavoro oggi a Bologna? Quali le sfide dell’ala più ’dura’ della Cgil?

"Dobbiamo rimettere al centro del dibattito il lavoro: l’occupazione sul nostro territorio non manca, ma di che tipo è? Il nodo vero è quello degli appalti: quando cambiano, i lavoratori rischiano sempre il posto. E le differenze di salario tra un addetto in appalto e il collega strutturato in azienda possono arrivare fino a mille euro mensili. Va bene la flessibilità, ma spesso gli appalti sono una fucina di povertà, non è tollerabile".

Con un’inflazione al 10%, il tema del salario è tra i più caldi. Che fare?

"In un momento di forte crescita delle nostre aziende, bisogna ridistribuire i ricavi: penso a un minimo salariale più alto – il welfare non basta più – e una diminuzione strutturale dell’orario di lavoro per conciliare i tempi di vita, dopo la pandemia anche questa è una priorità. Dobbiamo essere precursori".

Molte aziende si lamentano della mancanza di personale. Come si risolve questa carenza?

"È vero fino a un certo punto, ci sono alcune aziende che pensano di pagare un ingegnere mille euro al mese: è chiaro che non si può. Mi ci sono imbattuto direttamente. Questo è un problema serio, anche per le aziende stesse".

Andrea Bonzi

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