Gli angeli del fango arrivano da San Lazzaro

Tantissimi ragazzi e volontari hanno prestato soccorso. A Botteghino, con le pale 40 tifosi della Fossa dei Leoni, ‘ristorati’ a crescentine

Gli angeli del fango arrivano da San Lazzaro

Gli angeli del fango arrivano da San Lazzaro

Li chiamano angeli del fango perché al posto delle ali hanno vanga e stivali di gomma: sono centinaia e sono coloro che da Bologna, da San Lazzaro e dai Comuni vicini si sono mossi, nella giornata di ieri e di venerdì, per andare a dare una mano nei paesi più colpiti dal maltempo. L’acqua, infatti, in molte zone tra cui Botteghino di Zocca, a Pianoro, e al Farneto, a San Lazzaro, ha lasciato spazio a cumuli di fango e detriti, a mobili marci da cui liberare faticosamente le case e a tanto da ricostruire.

La via che portava al Farneto, ieri mattina, era invasa da centinaia di auto in sosta, da entrambi i lati della carreggiata. C’era chi si stava mettendo gli stivali di gomma, chi era già sul posto insieme agli autospurghi e alla Polizia Locale ad aiutare. Sono tante le storie di chi è venuto a dare una mano: ci sono ragazze come Giulia, Lucia e Chiara che appena hanno avuto il giorno libero si sono presentate pronte a fare tutto quello che fosse necessario, senza paura. Ci sono cittadini che arrivano da casa con idropulitrici o elettrodomestici. Ci sono assessori sanlazzaresi che spalano fango e, poi, tantissimi volontari della Fraternità di San Lazzaro. Mario, Andrea, Matteo, Kamil, Mattia, Aziz, Musa e Maurizio sono tre giorni che non si fermano mai, giorno e notte. "I cittadini quando ci vedono si sentono un meglio – spiega Mario Ruggirello, responsabile operazioni della onlus La Fraternità – e sono gentilissimi ci offrono caffè acqua e qualche panino".

"Giovedì tra Idice e Ozzano Emilia si era creato un gran traffico a causa di alberi caduti. In attesa dell’arrivo della Municipale ci siamo messi in strada con i nostri mezzi e abbiamo cercato di fare circolare al meglio il traffico", continua Ruggirello a capo in questi giorni di due squadre di uomini. In totale 8 operatori, 5 mezzi di cui due "ragni" per i detriti e decide di stivali e cerate. "Moltissimi volontari si sono messi al lavoro gratuitamente per aiutare la cittadinanza a svuotare le case dal fango – dice il sindaco di San Lazzaro, Isabella Conti –. Voglio dire ai cittadini di mandare al comune le fatture e le spese che stanno sostenendo per la pulizia dal fango e il ripristino: faremo noi da collettore di queste spese, ci adoperiamo per ottenere i rimborsi".

Poco più in là, a botteghino di Zocca, nella pianorese Val di Zena ieri mattina era un continuo via vai di ragazzi che andavano casa per casa, cantina per cantina, capannone per capannone a pulire tutto il fango e la sabbia che lo Zena aveva sputato fuori esondando giorni fa. Tra di loro, sempre con un sorriso sul volto, come se non sentissero alcuna fatica, la Fossa dei Leoni della Fortitudo: in quaranta si sono mossi da Bologna per venire ad aiutare. Qui a pensare a una pausa per questi baldi giovani ci pensa la famiglia Lazzarini della trattoria Al Botteghino che porta acqua e crescentine.

Zoe Pederzini

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