Casalecchio, l'eredità della sfoglina finisce tutta ai cani

Edmea Deoriti, sfoglina dei marchesi Beccadelli, ha lasciato 250mila euro al Comune per gli animali

Edmea Deoriti davanti all’autoambulanza donata nel 2002 alla Pubblica assistenza

Edmea Deoriti davanti all’autoambulanza donata nel 2002 alla Pubblica assistenza

Bologna, 21 maggio 2022 - "Come sono stati impiegati i 250mila euro lasciati in donazione al Comune da Edmea Deoriti per gli interventi a favore degli animali?". Secca, questa domanda è stata posta da Pietro Cappellini, capo gruppo M5s, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Casalecchio di Reno. E subito si è alzato il velo sulla storia di questa donna che ha attraversato quasi tutto il ’900 e che se n’è andata a 101 anni il 16 gennaio 2016 nella casa che, alla Marullina di Casalecchio, la accolse giovanissima.

Il suo lascito è una piccola fortuna per il Comune: circa 70mila euro in denaro liquido e il resto in immobili. "L’eredità di Edmea – ha rivelato Barbara Negroni, assessora all’Ambiente – non è stata completamente liquidata dalla proprietà. Siamo in attesa della valutazione e della vendita dell’immobile e dei beni da parte dei vari proprietari. Una parte del lascito l’abbiamo cominciata già a reinvestire nella nuova area di sgambamento cani dietro allo SpazioEco e stiamo finendo di mettere a sistema il più possibile le altre aree. La donazione di Edmea non sarà usata per altri scopi". E il sindaco Massimo Bosso, ha aggiunto: "Il grosso delle proprietà di Edmea è stato donato ad Aiccre (Associazione italiana per il consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa), Ant, Parrocchia Santa Lucia e al Comune per quanto riguarda il tema legato ai cani. Perché l’Edmea aveva un cane. C’è anche un dipinto dove c’è questo cane con lei".

Il personaggio di Edmea Deoriti sembra uscito da un romanzo d’appendice dell’800. Le sue vicende casalecchiesi sono state ben raccontate da Roberto Dei, storico casalecchiese, il 17 luglio 2017 in un post pubblicato su "Casalecchio, tutta un’altra storia", il profilo Facebook di storia locale che gestisce, attingendo anche a un’intervista ad Edmea, pubblicata sul numero di febbraio 2002 di Casalecchio News, il giornale del Comune.

"Figlia di contadini di Castello di Serravalle – scrive Dei – Edmea nacque a Bazzano nel novembre 1914. Visse per 60 anni con i Marchesi Beccadelli di Casalecchio, per i quali sua madre confezionava la tela per i vestiti. A 15 anni Edmea venne presa per un’estate come sfoglina nella casa bolognese dei Beccadelli. Tornò al loro servizio dieci anni dopo. Doveva starci solo ’in prestito’ per otto giorni. Ci rimase per tutta la vita. Il primo periodo fu funestato da due lutti: la perdita del suo piccolo bambino e poi la morte improvvisa del marito dopo otto mesi di matrimonio. Trovò conforto e famiglia nei Beccadelli con cui visse gli anni rovinosi della guerra e poi il ritorno alla normalità, stando a stretto contatto con i marchesi Violante e Francesco. Una volta scomparsi, Edmea continuò a vivere nella villa Beccadelli alla Marullina, come avevano voluto i marchesi, insieme con i suoi cani, gatti, colombe e galline. Nel 2002 Edmea donò un’autoambulanza da 50mila euro alla Pubblica assistenza di Casalecchio".

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