Il cardinale esorcista e la croce nel bosco. Ernest Simoni, 94 anni, albanese, - 'martire vivente' l’ha definito papa Francesco - è salito al monte Tavianella, tra i boschi che sovrastano il santuario di Boccadirio, a Castiglione dei Pepoli, per benedire un grande crocefisso di legno che svetta nella borgata.
Quella croce è stata voluta e soprattutto realizzata da Floriana Raoni e dal marito Mario Bellucci, ed è ormai diventata un punto di riferimento, quando si arriva lassù in cima al monte. Simoni ha compiuto gli anni pochi giorni fa, ricevendo auguri da ogni parte del mondo. È stato creato cardinale da Bergoglio nel 2016.
Papa Francesco si è commosso nel ricordare la sua vita di sofferenze impostegli dal regime comunista albanese di Enver Hoxha, che si era proclamato ’primo Stato ateo del mondo’ e lo condannò alla prigione e ai lavori forzati. Simoni - che vive a Firenze ed è stato nominato canonico onorario del Capitolo metropolitano dall’arcivescovo Betori – è molto affezionato al santuario di Boccadirio, ogni volta accolto con grande slancio dal rettore, padre Franco Inversini, dagli altri padri dehoniani e dai fedeli, che accorrono sempre in gran numero per ascoltare le sue parole e le sue benedizioni speciali.
Sì perché Simoni è un esorcista e ogni giorno, ha confidato, gli arrivano richieste di aiuto, da ogni parte d’Italia ma anche dall’estero. Il cardinale indica il telefonino nella tasca della veste e svela: "Sì, benedizioni ed esorcismi si possono fare anche al cellulare". La tecnologia d’aiuto nella missione di una vita.
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