Il post contro La Russa: "Ne furono stesi pochi". Bufera sull’ex Cgil Gruppi

Lisei (Fd’I): "Commento delirante, sinistra violenta e anti democratica". Ma lui insiste: "Su via Rasella parole inaccettabili. Brutta aria, si deve reagire"

Danilo Gruppi, ex leader Cgil Bologna

Danilo Gruppi, ex leader Cgil Bologna

Bologna, 2 aprile 2023 – Si scatena la polemica dopo le dichiarazioni rilasciate in un post su Facebook dall’ex segretario della Cgil di Bologna, Danilo Gruppi, in risposta alle dichiarazioni dei giorni scorsi del presidente del Senato Ignazio La Russa sull’attentato di via Rasella. La seconda carica dello Stato aveva affermato che in quell’occasione "quelli uccisi furono una banda musicale di semi pensionati e non biechi nazisti delle SS". Dura la replica di Gruppi che, nella foto apparsa sulla sua pagina personale, ha scritto ‘La Russa è la dimostrazione più evidente che nel ‘45 ne furono stesi troppo pochi’.

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"Ho scritto quel post – ha detto l’ex segretario della Cgil bolognese – essendo perfettamente consapevole di ciò che dicevo. Sono nato e cresciuto a Marzabotto e questo già dice molto sulle mie posizioni. Penso che le dichiarazioni di La Russa siano inaccettabili, soprattutto se pronunciate da quella che è la seconda carica dello Stato. È ora di smettere con questa sudditanza psicologica, la verità è che noi abbiamo a che fare con dei fascisti che rinnegano la storia. Un fascismo che si manifesta sia nei fatti che nelle parole". Secondo Gruppi, le frasi del presidente del Senato dovevano provocare un’indignazione generale. "Non si può più tollerare – tuona Gruppi – una situazione come questa, è arrivato il momento di reagire. Nonostante le scuse ("Ho sbagliato a non dire che erano soldati nazisti, per me era ovvio", ndr), quello che ha detto non è accettabile sotto nessun punto di vista".

Immediata la replica del senatore di Fratelli d’Italia, Marco Lisei: "Danilo Gruppi, ex segretario della Cgil, che in un post delirante, riferendosi al presidente del Senato Ignazio La Russa, afferma che la sua vita sia la testimonianza del fatto che durante la guerra civile che insanguinò l’Italia siano state ammazzate poche persone, è la testimonianza migliore di come la violenza di quei giorni sanguinosi appartenga ancora alla sinistra. Una sinistra che si racconta pacifista ma è con ogni evidenza violenta ed antidemocratica, incapace di dialogo e confronto, ma anzi alla costante ricerca dello scontro".

E ancora: "Danilo Gruppi è la dimostrazione che aveva ragione Oscar Wilde affermando: ’A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio’. Solidarietà al presidente La Russa che in queste ore è per l’ennesima volta bersaglio dell’odio antidemocratico di sinistra".

Chiara Caravelli

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