Il prefetto chiede più vigilanti al Gran Reno

Comitato per l’ordine pubblico sulle baby gang. Visconti invita la proprietà a prevenire le bravate

Migration

Il prefetto che sollecita un maggior numero di vigilanti all’interno del centro commerciale, il sindaco che promuove un tavolo per la sicurezza e i sindacati che chiedono un presidio di polizia sul posto e un uso più razionale delle forze dell’ordine. Dopo il sabato nero dominato dalle bravate e dalla calata dell’orda delle baby-gang, si è tenuta ieri in prefettura la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Attilio Visconti, alla presenza dei vertici delle forze dell’ordine, del sindaco Bosso, dell’assessore Nanni, oltre a Claudio Sabatini di Unipol Arena e Marco Agusto: Shopping center manager del Gran Reno.

"In questi ultimi mesi questo centro commerciale ha raddoppiato gli spazi e il numero di assunzioni, diventando una realtà di grandissima rilevanza, che da un po’ di tempo fa registrare presenze massicce: 70 mila solo nell’ultimo weekend", premette il prefetto Visconti, che ha chiarito l’esigenza di alzare il livello di attenzione per "prevenire possibili episodi di microcriminalità e criminalità", con evidente riferimento agli avvenimenti recentissimi: i litigi nel parcheggio, gli accenni di rissa nella galleria, con il quindicenne fermato che si è messo a saltare sul cofano dell’auto dei carabinieri postando poi il video sui social. "In casi come questi non mi piace parlare di ‘disagio’, ma di esuberanza che va indirizzata nella maniera giusta. E va constatato che attualmente c’è un numero di vigilanti molto ridotto all’interno della struttura, che ormai va considerata un centro di aggregazione, più che un centro commerciale". Da qui la richiesta alla proprietà di Gran Reno una migliore opera di prevenzione e di controllo, anche attraverso l’implementazione di addetti alla vigilanza: "Richiesta rispetto alla quale vi è stata la massima disponibilità e impegno da parte della proprietà", hanno sottolineato dopo la riunione Bosso e Nanni, che da parte loro si sono impegnati ad attivare "un tavolo di sicurezza, a livello locale, nel quale si possano confrontare gli operatori dei servizi sociali (in particolare dell’educativa di strada), i membri delle forze dell’ordine locali, insieme ai responsabili delle attività insediate nel polo in questione, al fine di condividere e monitorare azioni comuni volte ad assicurare il controllo e la sicurezza per le migliaia di cittadini che frequentano e lavorano quotidianamente in questi luoghi".

Critiche e proposte dai sindacati di polizia: "Va fatto uno studio su come redistribuire al meglio le forze sul territorio, considerate le nuove esigenze di Casalecchio, ma anche di San Lazzaro, fino a San Giovanni e Imola", suggerisce il segretario Sap Tonino Guglielmi. Mentre Amedeo Landino (Siulp) aggiunge: "La nostra proposta di istituire a Casalecchio un commissariato di pubblica sicurezza in questa area risale alla chiusura della chiusura della caserma della Polizia stradale. E questo commissariato resta una priorità".

Gabriele Mignardi

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro