DONATELLA BARBETTA
Cronaca

Troppi incidenti a Bologna, chirurgie sotto stress. "Al Rizzoli 100 ricoveri in 10 giorni"

Campagna (Ior): "Ora operiamo tutta la settimana. Raddoppiate le sedute dedicate alle urgenze". E tra l’Istituto ortopedico, il Sant’Orsola e l’Ausl ci sono 4mila pazienti da recuperare nelle liste d’attesa

Anselmo Campagna del Rizzoli

Anselmo Campagna del Rizzoli

Bologna, 3 giugno 2021 - La chirurgia post Covid deve fare i conti con i pazienti rimasti indietro e sono 4mila tra Ausl, Sant’Orsola e Rizzoli gli appartenenti alla classe B, con tempi d’attesa che prevedono il ricovero entro 60 giorni, ma che hanno già superato questo limite. E nelle sale operatorie continuano ad andare sotto i ferri anche le tante persone vittime di incidenti, dal momento che la traumatologia nelle ultime settimane sta registrando un’impennata dovuta anche alla ripresa della vita sociale e della mobilità.

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"Al Rizzoli stiamo operando sette giorni su sette per smaltire i pazienti che arrivano da noi in seguito ai traumi, dal 22 maggio abbiamo avuto 109 ricoveri da Pronto soccorso, di cui 94 per trauma", attacca Anselmo Campagna, direttore generale Ior, alle prese anche con chi aspetta di entrare in ospedale. "Ci sono 1.500 pazienti in lista d’attesa, per interventi inseriti nella classe B e già ’scaduti’. Non si tratta di interventi per malattie oncologiche o di massima priorità ai quali diamo una risposta adeguata. Tuttavia, per la traumatologia non ci siamo fermati lo scorso fine settimana, neppure ieri, giorno festivo, e andremo avanti anche il prossimo week end. Prima del Covid erano dedicate alla traumatologia 7-8 sedute di 6 ore a settimana, poi sono aumentate nei picchi epidemiologi per dare una mano alla rete ospedaliera assorbita dalla gestione dei pazienti Covid e ora siamo arrivati a una media di 16-18 sale alla settimana". Campagna insiste con i ricoverati per incidenti di ogni tipo: "Attualmente abbiamo 86 pazienti tra quelli già operati e quelli ancora da portare in sala operatoria. Continuiamo a dare una mano al Maggiore e al Sant’Orsola e la prossima settimana riapriremo l’attività anche a Bentivoglio. Inoltre, stiamo lavorando con l’Ausl per arrivare ad avere i 24 letti di ortopedia al Maggiore, all’interno del trauma center: un progetto che ci consentirà di potenziare la rete traumatologica metropolitana e di avere un percorso di formazione qualificato per gli specializzandi". Dal Sant’Orsola, Chiara Gibertoni elenca più o meno le stesse cifre: "Ad aprile, dopo aver recuperato la classe A, da operare in 30 giorni, adesso anche noi abbiamo un migliaio di pazienti in classe B ’scaduti’ e da quindici giorni li stiamo richiamando – precisa il direttore generale –. Si tratta di interventi di urologia, chirurgia generale e chirurgia vascolare. E da lunedì riapriamo a Budrio, per la media e bassa complessità, con una seduta al giorno che poi speriamo di incrementare. L’estate? Andremo avanti con la chirurgia maggiore e le grandi specialità. Nelle Medicine avevano dei ricoveri programmati da recuperare e lo abbiamo fatto nell’ultimo mese e mezzo. Sull’ambulatoriale non abbiamo necessità particolari, perché avevamo ampliato le fasce orarie per evitare sovraffollamenti nelle sale d’attesa e non ho segnali di particolari criticità da parte dell’Ausl che tiene il coordinamento". Lorenzo Roti, direttore sanitario dell’Ausl, controlla la documentazione: "Per il settore ambulatoriale dobbiamo richiamar e i pazienti rimasti indietro per le Tac e le viste cardiologiche. Invece, per gli interventi chirurgici di classe B, circa 1.500 sono scaduti su 2.250 complessivi. Nel 2020 sono stati effettuati 11.522 interventi da lista d’attesa (day surgery e degenza ordinaria), mentre nel 2019 erano stati 15.59". Da queste premesse, si passa al futuro. "La progressiva riapertura dei blocchi operatori nei diversi ospedali – conclude Roti – ha richiesto di definire il piano di riattivazione, tenuto conto anche del periodo estivo. Nei prossimi giorni le condivideremo con le unità chirurgiche e decideremo anche se sarà necessario procedere a una rivalutazioni per aggiornare la lista dei pazienti collocati per priorità".

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