
Galeazzo Bignami al seggio: "Alle Europee abbiamo ottenuto un risultato storico. Centrosinistra primo in Regione solo se mette insieme tutto e il contrario di tutto"
Bologna, 12 giugno 2024 – C’è grande fiducia in vista delle Regionali, dalle parti del centrodestra. Nemmeno il ritrovato primato del Pd come primo partito in regione e la crescita di un ipotetico campo largo (anzi, larghissimo) del centrosinistra turbano il sonno di Galeazzo Bignami, viceministro ai Trasporti e plenipotenziario di Fratelli d’Italia sulla via Emilia. Che ribadisce: il candidato del centrodestra dovrà essere un civico.
Viceministro Bignami, in vista del voto per viale Aldo Moro siete preoccupati dai numeri usciti dalle urne delle Europee in Emilia-Romagna?
"Assolutamente no. Il centrosinistra è la prima coalizione in regione solo se mette insieme tutto e il contrario di tutto, cosa che non avviene nemmeno a livello nazionale e che non vedo perché dovrebbe capitare qui. E il centrodestra è in salute. Basti pensare che Fratelli d’Italia ha eletto, per la prima volta nella storia, un europarlamentare bolognese (Stefano Cavedagna; ndr), un risultato di cui siamo davvero soddisfatti".
Intanto il voto si avvicina: almeno sull’idea di fare in fretta per andare alle urne siete d’accordo con il Pd...
"L’ideale sarebbe stato completare la legislatura normalmente come richiesto dagli elettori, ma l’egoismo e la megalomania di qualcuno ha portato al pasticcio in cui ci troviamo ora".
Che pasticcio?
"Ora che Bonaccini è stato eletto in Europa, l’Emilia-Romagna deve cambiare la finestra per andare al voto prevista dalla sua legge elettorale, perché altrimenti i provvedimenti presi in Regione nelle prossime settimane rischieranno tutti di essere considerati illegittimi. Anche l’assestamento di bilancio, che non è certo un provvedimento che può rientrare nella ordinaria amministrazione, che entra in vigore quando il presidente lascia il proprio incarico. Questa è l’ennesima dimostrazione che, per decenni, siamo stati governati da persone incompetenti che fanno le leggi solo a loro uso e consumo".
In ogni caso la scelta del candidato si avvicina. Siete ancora sicuri che un profilo civico sia quello più adatto?
"Dopo il voto ne sono convinto più di prima".
Quindi siete pronti a stringere sul nome di Elena Ugolini?
"Personalmente ho in mente il profilo adatto, ma non mi sono ancora soffermato su alcun nome".
Con Forza Italia e Lega vi vedrete a breve per parlarne?
"Abbiamo ancora da definire alcuni eletti in Europa e da affrontare i ballottaggi nei Comuni. Sicuramente ci vedremo, ma non abbiamo nulla in programma a breve".
Quali sono le priorità che affronterete se riuscirete a vincere le Regionali?
"Intanto ci sono da completare le ricostruzioni post-sisma e post-alluvione che Bonaccini ha piantato a metà per andarsene in Europa. Poi ci sono liste d’attesa infinite da ridurre, una sanità da riorganizzare, visto che finora è stata tenuta in piedi solo grazie all’impegno del personale sanitario, e un ritardo infrastrutturale ormai cronico. L’Emilia-Romagna è una regione che ha tante difficoltà che vanno affrontare".
A proposito di infrastrutture: i progetti di quadruplicamento della linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese hanno messo in allarme i sindaci del territorio, che hanno detto di non essere mai stati informati. Come se ne esce?
"Quello è un progetto che viene da governi a guida Pd e mi sorprende che amministratori di centrosinistra dicano che non ne sapevano nulla: è la dimostrazione di come venivano trattati dai loro stessi compagni di partito... Noi li abbiamo immediatamente messi al corrente del progetto, a dimostrazione che per noi dialogo con le comunità locali è importante".