Bologna, gli effetti del Covid sui bimbi. "Oltre 10.300 dal neuropsichiatra"

Simona Chiodo, direttrice dell’Unità operativa, parla dell’aumento dei casi e delle nuove patologie: "Gesti autolesivi anche in bambini di dieci anni e problemi alimentari in piccoli che ne hanno solo tre"

Effetti del Covid sui bambini

Effetti del Covid sui bambini

Bologna, 5 giugno 2022 - Gesti autolesivi, problemi alimentari, fobie, ritiro sociale, aggressività, dipendenza da internet: fenomeni che si manifestano anche in bambini di dieci anni. Il long Covid non è solo un problema fisico, ma anche mentale, soprattutto fra i più giovani, tanto che i nuovi casi che arrivano ai servizi di neuropsichiatria sparsi tra Bologna e provincia sono notevolmente aumentati dopo la pandemia.

Cosa sta accadendo?

"Già prima del Covid eravamo di fronte a scenari preoccupanti, ma con il coronavirus e le sue conseguenze le cose si sono aggravate – spiega Simona Chiodo, direttrice dell’Unità operativa complessa di Neuropsichiatria infantile territoriale dell’Ausl di Bologna –. In un primo momento c’è stata una buona capacità di resilienza, i servizi sono sempre rimasti aperti, la scuola ha cercato di sopperire con la didattica a distanza e i ragazzi hanno reagito abbastanza bene".

Quando è avvenuto il crollo?

"Il picco è iniziato, in particolare, dal novembre 2020 e sta proseguendo, tanto che adesso ci troviamo a gestire il peggioramento nei pazienti che erano già seguiti, oltre a tutti i nuovi accessi, diversi dei quali arrivano dai Pronto soccorso".

Perché?

"Assistiamo a gesti autolesionistici, quindi quadri clinici complessi con caratteristiche di urgenza, anche in una fascia di età molto bassa, rispetto a prima: ci sono episodi che riguardano anche bambini dai dieci ai 14 anni".

Quali sono i disturbi che notate con maggiore frequenza?

"Sono aumentati panico, fobie, stati di ansia, fatica a frequentare in presenza la scuola dopo la riapertura con il conseguente ritiro sociale da parte di giovanissimi. Senza contare l’aumento dei disturbi del comportamento alimentare, quindi anoressia e bulimia. Disturbi che notiamo in bambini anche molto piccoli".

Piccoli quanto?

"Parliamo di bimbi che hanno anche solo tre anni: presentano disturbi del sonno ma anche dell’alimentazione".

A cosa sarebbe dovuto tutto questo in bambini di età così bassa?

"Le cause sono molteplici. Sicuramente ci sono genitori che hanno subìto grossi stress come la perdita del posto di lavoro o lutti in famiglia. Le cause sono multidimensionali".

Quanti sono i bambini e ragazzi che i servizi di neuropsichiatria territoriale stanno attualmente seguendo?

"Sono circa 10.371".

Un numero impressionante.

"Corrisponde al 7,8 per cento della popolazione che ha dai 0 ai 17 anni residenti a Bologna e provincia che è di circa 132.304 persone".

Da medici e studiosi che cosa vi preoccupa maggiormente e cosa avete notato di diverso nel periodo post pandemia?

"Sicuramente si è abbassata più che notevolmente l’età di esordio dei quadri che comprendono psicopatologie acute. Abbiamo parlato prima di gesti autolesionistici anche in bambini di dieci, dodici anni".

Il fatto di essere di fronte a qualcosa di sconosciuto, invisibile, che ha colpito il mondo intero, può essere una spiegazione?

"Sicuramente in questa fascia di età è cresciuto il senso di smarrimento, ma anche la paura di non riuscire a investire nel futuro e questo può generare rabbia e aggressività Senza contare che sono venute meno tutte le occasioni di socializzazione, dalla pratica dello sport al semplice ritrovo con gli amici".

Come agiscono i vostri servizi per aiutare questi bambini e ragazzi?

"C’è un’équipe di cura che lavora con scuole, servizi sociali, genitori, insegnanti e costruisce un percorso ad hoc per ogni paziente. Senza dare per scontato nulla e lavorando in rete con tutte le politiche di welfare della comunità".

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro