Bologna, libri in ospedale: Lodo Guenzi inaugura il Bookcrossing al Sant'Orsola (Schicchi)
Bologna, 19 febbraio 2019 - La giornata di oggi per Lodo Guenzi, il frontman de Lo Stato Sociale nonché giudice di X Factor 12 e attore teatrale, è stata quasi interamente dedicata al mondo dei libri e della lettura. Questa mattina, infatti, la voce di ‘Una vita in vacanza’ ha passeggiato per i padiglioni dell'ospedale Sant’Orsola per l’iniziativa 'Bookcrossin in corsia'. Il progetto, di cui Lodo Guenzi è stato orgoglioso padrino, prevede, in sei padiglioni del Policlinico, la presenza di totem, dieci in tutto (e tutti autografati dal giovane cantante bolognese), pieni di libri per allietare il tempo nelle sale d’attesa per i pazienti e i loro familiari.
Il progetto nasce da una collaborazione tra il Sant’Orsola e Coop Alleanza 3.0 ,e dà la possibilità ai cittadini di donare qualsiasi genere di libri in nome dell’iniziativa: la raccolta avviene nelle librerie Coop; il terzo lunedì di ogni mese gli autisti del Policlinico si occuperanno della raccolta.
La giornata nel favoloso mondo della cultura è proseguita, per Lodo, alla libreria Coop Ambasciatori (video) di via Orefici, gremita di spettatori. Qui il cantante, nel tardo pomeriggio, ha discusso del nuovo romanzo di Guido Catalano ‘Tu che non sei romantica’ con l’autore e con Roberto Mercadini. Dopo aver simpaticamente salutato i fan dei tre interlocutori, affacciati anche dall’ultimo piano della libreria Ambasciatori e accalcati sulle scale, è iniziato il tête-à-tête (a tre) alla scoperta dell'opera tra battute, letture e scambi di opinioni tra i presentatori, sempre divertenti.
“Narro le avventure di un alter ego a cui sono affezionato”, esordisce Catalano prima di leggere alcuni frammenti di testo che trattano la presentazione del protagonista Giacomo Canicossa, un simpatico, contraddittorio, eclettico, autoironico scrittore, già personaggio dell’altro romanzo di Catalano. “Io sono un grande lettore di drammaturgia - aveva ammesso questa mattina Lodo Guenzi - sono in difficoltà con la prosa, vedere la pagina piena, senza spazi, mi suscita angoscia, ma leggere è bello, va bene sempre, va bene tutto”.
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