DONATELLA BARBETTA
Cronaca

L’influenza è ancora da record "Sette casi ogni mille abitanti Più della media nazionale"

L’analisi di Pandolfi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Azienda Usl "Permane la fase epidemica, tra i 5 e i 14 anni i contagi sono cresciuti nell’ultima settimana".

di Donatella Barbetta

La stagione influenzale non è ancora giunta al termine, anche se tra poche ore saremo a maggio. Ma, del resto, l’influenza 2022-2023 è stata da record oltre che per la durata, anche per numero di casi e intensità.

"Il tasso di incidenza dell’ultima settimana registrato nel nostro territorio è di 6,8 casi ogni mille abitanti, più alto di quello regionale, pari a 4,6, e anche di quello nazionale, di 4,2", sottolinea Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl.

Quindi sotto le Due Torri l’influenza, "che ha messo a letto 100mila persone in più, con un incremento mai registrato negli ultimi dieci anni, è ancora in una fase epidemica, anche se osserviamo una diminuzione dei casi che, comunque, dall’inizio della rilevazione sono arrivati complessivamente a 246.150, mentre all’inizio del mese erano 235mila", prosegue Pandolfi.

Si ammalano poco gli over 65, un caso ogni mille assistiti, mentre "il tasso rimane alto e addirittura cresce, nella fascia d’età 5-14 anni: era a 9,46 due settimane fa e ora è salito a 11,56 – precisa l’epidemiologo –. Situazione invariata, invece, tra i bambini al di sotto dei 4 anni, con 29 contagiati ogni mille abitanti. Questo significa che gli anziani, vaccinati, sono protetti dal virus, mentre non è così tra i più piccoli".

Il Covid ha avuto "il 17 aprile un picco diffuso in tanti punti, quindi non un focolaio – spiega Pandolfi –, con circa 100 casi in un giorno. I contagi erano concentrati in Appennino, anche se con numeri esigui, in Pianura Ovest e nel distretto Savena-Idice, poi la situazione è rientrata. Tuttavia, se mettiamo a confronto il periodo tra il 22 marzo e il 7 aprile, osserviamo che c’erano in media 20 casi al giorno ogni 100mila abitanti, mentre nell’ultima settimana siamo tra i 35 e i 40 casi di media, con 588 casi attivi complessivi. Ma siamo sempre sotto la soglia dei 50 casi e quindi l’andamento non è preoccupante. Il Covid, lo sappiamo, circola ancora, come dimostra anche l’Rt salito a 1,11, ma è un valore contenuto. L’importante è continuare a processare i tamponi per capire se spuntano nuove varianti".

A conferma dell’analisi fatta dall’Ausl, nel bollettino regionale, dal 21 al 27, a Bologna sono stati registrati 330 nuovi casi, mentre erano 566 la settimana precedente. Basso l’impatto del Covid sugli ospedali, nelle strutture dell’Ausl "108 ricoverati nei reparti, tre nelle terapie intensive", precisa Pandolfi.

Il 2022 è stato un anno in cui i casi di malattie trasmesse da vettori, "insetti come zanzare, pappataci o zecche, sono aumentati. Per la leishmaniosi, in base alla media degli anni precedenti, erano attesi 9 casi e invece ne abbiamo registrati 27, qui i vettori sono i pappataci. La malattia sta crescendo, bisogna stare attenti agli animali in casa e usare i repellenti – consiglia Pandolfi –. In aumento anche il Toscana virus, trasmesso da zanzare, 20 casi mentre ne erano attesi 11, la Dengue, 9 casi mentre la media precedente era di 5, e la malattia di Lyme, trasmessa dalle zecche, con 10 casi registrati, quando quelli attesi erano sei".

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