L’uomo e le macchine. Lectio magistralis del fisico . Federico Faggin

Il professor Federico Faggin sostiene che l'Intelligenza Artificiale non potrà mai sostituire l'uomo, poiché quest'ultimo possiede elementi irriducibili alle macchine, come la coscienza e i sentimenti. La sua lezione magistrale critica gli approcci scientifici che equiparano l'essere umano a una macchina biologica.

L’uomo e le macchine. Lectio magistralis del fisico . Federico Faggin

L’uomo e le macchine. Lectio magistralis del fisico . Federico Faggin

Nemmeno la forma più evoluta di Intelligenza artificiale potrà mai sostituire l’uomo. Perché nell’essere umano esiste qualcosa di irriducibile al sapere delle macchine: la coscienza di sé, il libero arbitrio, il dubbio, i sentimenti. Parte da questa riflessione, critica nei confronti degli approcci scientifici che descrivono l’essere umano come una macchina biologica analoga a un computer o a un robot, la lezione magistrale aperta al pubblico che il professor Federico Faggin svolgerà, su invito dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, domani alle 11 nella Sala XX Maggio della Regione. Faggin, fisico, imprenditore e inventore italo-statunitense, ha legato la propria fama internazionale allo sviluppo della tecnologia che ha consentito la fabbricazione dei microprocessori e per aver fondato, nel 1986, e diretto l’azienda che ideò e produsse i primi touch screen (schermo sensibile al tocco). L’anno scorso gli è stato conferito il Sigillum Magnum di Ateneo.

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