Mastacchi: "Bfc sarà agli Stati generali"

Il movimento civico porterà al tavolo del centrodestra "punti di programma nati dall’ascolto della città. Galletti? Decida cosa fare"

Migration

di Luca Orsi

Bologna forum civico "parteciperà agli Stati generali del centrodestra". Lo annuncia Marco Mastacchi, esponente del progetto civico, svincolato dai partiti, nato poco più di un mese fa, che ha tra i fondatori Manes Bernardini e Giovanni Fàvia.

Che cosa porterà Bfc al tavolo del centrodestra?

"Il nostro contributo al programma delle cose da fare. Per costruire qualcosa di buono per questa città".

Da dove nasce questo contributo?

"Dagli incontri con oltre 200 stakeholder della città: associazioni e categorie professionali. Abbiamo ascoltato e raccolto un patrimonio di informazioni".

Porterete tutto agli Stati generali?

"Sceglieremo al massimo una decina di punti. Saranno per noi discriminanti".

In che senso?

"Uno dei temi, per esempio, è il Passante di mezzo. Noi diciamo che nella stessa coalizione non potremmo stare insieme con chi è favorevole al progetto".

Qual è la vostra posizione?

"No al Passante di mezzo. Siamo favorevoli a valutare progetti alternativi, fra i quali il Passante sud".

Il messaggio è per Bologna Civica, il movimento di Tonelli e Galletti?

"Anche per loro. Sul Passante, come sul tram, non si sono ancora espressi. Credo che prima o poi dovranno decidere da che parte stare".

E i partiti della coalizione?

"Mi pare che su certi temi le loro posizioni siano molto più chiare".

Se troverete condivisione sui vostri contenuti?

"Ci proporremo come lista civica trainante, con un nostro candidato sindaco e un programma su cui chiederemo il sostegno della coalizione".

Una scelta forte.

"È il nostro obiettivo, ma nulla di vincolante. Edc è prematuro parlarne oggi. Le cose da fare vengono prima di qualsiasi indicazione sui nomi. Siamo comunque aperti a un confronto".

Sareste disposti a sostenere un candidato di partito?

"Una scelta del genere svilirebbe la visione complessiva, farebbe perdere valore al progetto civico a cui stiamo lavorando".

Nel caso, correreste da soli

"Sì, mi sento di dire a quelle condizioni che andremmo da soli".

Se, invece, vi proponessero la candidatura di Gianluca Galletti?

"Galletti può essere una delle persone con cui discutere. Ma il punto è sempre quello: nor partiamo dal programma. E, sui contenuti, da Galletti non è ancora pervenuto alcun segnale".

Bignami, di FdI, sente il clima del 1999, quando vinse Giorgio Guazzaloca, civico appoggiato dal centrodestra, primo sindaco non di sinistra del dopoguerra. Lei è d’accordo?

"Sì, il clima in città è quello. Ma tutti i tasselli devono andare a posto nel modo corretto. Nulla è scontato".

È ottimista?

"Dico che si può vincere se riusciamo a mantenere alto l’entusiasmo che si respira in città. C’è richiesta di cambiamento, di uscire dai recinti e dalle logiche dei partiti. Se poi il centrosinistra si sbilancia a sinistra, le condizioni per vincere ci sono tutte".

Che idea di città proponete?

"Abbiamo una visione della città in chiave più strategica, su scala internazionale. Credo che, nella costruzione del programma, sia ora di avere la capacità di volare alto. Il futuro della nostra città passa attraverso il coinvolgimento di tutta la società civile, imprenditoriale e dell’associazionismo, per la stesura di un programma di livello europeo".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro