Gilberto Dondi
Cronaca

"Mio marito morto da due anni. Ma gli hanno prescritto una visita"

La moglie di Angelo Buozzi ha fatto causa all’ex medico curante dell’uomo

 Angelo Buozzi, morto nel 2012, allo Stelvio Sopra

Angelo Buozzi, morto nel 2012, allo Stelvio Sopra

Bologna, 14 marzo 2015 - Quando hanno aperto il fascicolo elettronico del congiunto, morto da quasi due anni, stentavano a credere ai loro occhi. Qualcuno aveva infatti prescritto una visita urologica al paziente. Peccato che l’interessato fosse appunto deceduto da oltre un anno e mezzo. Il figlio e la moglie dell’uomo, a quel punto, hanno esaminato il fascicolo elettronico scoprendo che la visita era stata prescritta (almeno così risulta dai dati presenti sul web) dal penultimo medico curante, al quale la famiglia aveva già presentato una richiesta di risarcimento danni per colpa professionale.

La vicenda parte da lontano e inizia nel 2006. Angelo Buozzi è un libero professionista di 69 anni, residente in città, amante dello sport, ciclista incallito, salutista, attento all’alimentazione, non fumatore né bevitore. Ogni anno si sottopone agli esami del sangue e delle urine e fino al 2005 non ci sono problemi. Nel 2006, però, compaiono nelle urine le prime tracce di sangue. Buozzi mostra subito l’esito al medico curante, oggi 65enne, con studio in città, che lo tranquillizza e non gli prescrive visite specialistiche. Ogni anno la stessa storia: tracce sempre maggiori di sangue, ma uguale verdetto del medico. Nel 2012 Angelo Buozzi è dimagrito, sempre stanco, ha difficoltà nella vista e nella scrittura. Il medico, però, ancora una volta non si allarma e, anzi, gli prescrive un farmaco antidepressivo e una visita cardiologica. A quel punto la famiglia decide di rivolgersi a un altro medico, il quale, appena visionati gli esami, gli fa fare una Tac e lo manda al Bellaria. Il responso è raggelante: tumore partito dai reni ormai in metastasi. Inoperabile. Il 23 dicembre 2012 Buozzi muore all’età di 75 anni.

La famiglia sulle prime non fa nulla, poi si rende conto, via via, che forse qualcuno ha sbagliato. Si rivolge agli avvocati Silvia Rolla e Giacomo Strazzari i quali, sulla base di una perizia di parte, chiedono i danni per colpa professionale al penultimo medico curante. Particolare curioso: la lettera dei legali arriva al medico i primi di agosto 2014; pochi giorni dopo, il 25 agosto, compare la prescrizione di una visita urologica sul fascicolo elettronico di Buozzi. Visita che non fu mai prescritta quando l’uomo era in vita, come invece sarebbe stato opportuno. Questo fatto, scoperto dalla famiglia solo nelle settimane scorse, verrà segnalato all’Ordine dei medici, all’Ausl e anche alla Procura.

«Siamo rimasti stupiti, amareggiati e anche spaventati quando abbiamo scoperto quella prescrizione sul fascicolo elettronico – dice la moglie di Buozzi, Enrica – Mio marito era sempre stato in salute, uno sportivo, non meritava di morire così».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro