Notti insonni, i residenti contro la discoteca

Raccolta firme per la musica troppo alta in alcune serate all’aperto del Numa. Il titolare: "Rispettiamo le norme, basta con le accuse"

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di Mariateresa Mastromarino

Musica ad alto volume fino alle quattro del mattino, tre giorni a settimana da inizio giugno. E poi schiamazzi, urla e bottiglie lanciate o rotte nei cortili o riversate per la strada: questo è lo scenario della zona Bolognina, da via Di Saliceto fino a via Ferrarese, causato dalle serate estive della discoteca Numa Club, in via Maserati 9. I cittadini, ormai esasperati, lamentano problemi di inquinamento acustico e di degrado, provocati dai frequentatori del locale. In particolare, i condomini delle vie Ferrarese e Casoni sono quelli maggiormente esposti ai rumori e all’inciviltà dei clienti della discoteca che, per raggiungerla e per rientrare a casa, utilizzano l’unico autobus che arriva vicino al locale e attraversano a piedi il circondato, urlando a squarciagola e provocando spesso qualche litigio. "Una sera ho visto una scena raccapricciante – ha raccontato un residente di via Carlo Jussi –. Tre ragazzi ubriachi hanno colpito gli specchietti delle macchine e, vedendomi affacciato, hanno iniziato a inveirmi contro, lanciando delle bottiglie in giardino". Prepotenza e aggressività, quindi, che possono sfociare in vere e proprie risse: "Ho sentito delle urla – ha detto una affittuaria in via Ferrarese –. E subito dopo un rumore di vetro rotto. Neanche il tempo di affacciarmi alla finestra e un gruppo di giovani era passato alle mani. Cambierò zona, la situazione è fuori controllo".

Decine le chiamate effettuate dai cittadini alle forze dell’ordine per arginare il problema, ma ogni telefonata e avvertimento sembra inutile: "La musica è martellante. Ho contattato sia i carabinieri che la polizia ed entrambe mi hanno risposto che la discoteca ha le autorizzazioni del Comune. Quindi, hanno le mani legate", ha spiegato Adriano Cariati, che abita in via Casoni. Il quale ha poi continuato: "Capisco l’euforia dei giovani, ma questa non deve tramutarsi in inciviltà". Nell’ultimo periodo sono aumentati i casi di intervento per avventori e teppisti, così come le denunce per le risse di notte. Per questo, a volte, le chiamate non sono state proprio prese in considerazione, e così i residenti hanno deciso di agire da soli: sta per partire una raccolta firme e, in più, i cittadini raccoglieranno le istanze da portare in Comune, proprio per cercare di risolvere la situazione di disagio e di degrado ormai costante.

Se da una parte le lamentele iniziano a diventare concrete, dall’altra parte il Numa Club ha diminuito le serate, per il mese di luglio, da tre a due, e continua la stagione indisturbato: "Ma abbiamo l’impianto audio rivolto verso la fiera e approvato dall’Arpae – ha ribattuto Vittorio Gaudenzi, proprietario del Numa Club –. Mi sembra tutto così impossibile, le serate all’aperto si svolgono da anni e nessuno si è mai lamentato. Il mio non è il solo locale attivo, pensassero a tutti quelli non in regola".

E in merito alla questione degrado, il proprietario ha aggiunto: "Le forze di polizia controllano la zona, potrebbe essere chiunque. Non capisco perché focalizzarsi sulla mia clientela".

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