REDAZIONE BOLOGNA

Ospedale di Vergato, la Regione prende tempo

In ballo c’è la trasformazione del servizio di pronto soccorso in un punto di primo intervento. L’Ausl attende nuove direttive

Ospedale di Vergato, la Regione prende tempo

La Regione ha avocato a sé ogni revisione della rete sanitaria del suo territorio di competenza, per cui le varie aziende sanitarie aspettano le eventuali nuove direttive per decidere come operare. E’ quanto è emerso ieri nella riunione del comitato del distretto socio sanitario dell’Appennino, un incontro chiesto con urgenza dal sindaco di Vergato Giuseppe Argentieri per sapere se erano fondate le voci che vedevano la trasformazione del servizio di pronto soccorso dell’ospedale vergatese in un punto di primo intervento. Dai vertici dell’Ausl non sono arrivate né conferme né smentite e la questione continua a rimanere sospesa in una sorta di limbo, con una unica certezza: il Ps non coprirà l’arco dell’intera giornata, ma resterà aperto dalle 8 del mattino alle 8 di sera. Per il resto va studiata una strategia per far funzionare a pieno regime una struttura che dal punto di vista delle potenzialità è di primo livello, avendo anche passato a pieni voti l’esame di ospitare un reparto per malati di covid a bassa intensità, e che, però, per un motivo o per un altro viaggia con il freno a mano tirato.

"In questi anni abbiamo imparato – spiega il presidente del comitato del distretto socio sanitario dell’appennino e sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni – che spesso le voci, soprattutto quando arrivavano dall’interno, precedono le comunicazioni. Noi, invece, vorremmo essere interpellati nel processo decisionale avendo, come sindaci, una serie di responsabilità anche per quanto riguarda i residenti".

Probabilmente qualcosa va cambiato nell’ospedale di Vergato, anche perché la popolazione che risiede in Appennino è in continuo calo e per un presidio è complicato mantenere gli standard richiesti non solo a livello regionale. Questo è il motivo per cui, ad esempio, il laboratorio analisi è stato sostituito dall’apparecchiatura Poct.

"Apprendiamo che la Regione sta valutando la revisione della rete sanitaria – spiega la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti – e vorremmo che il lavoro fosse fatto con chiarezza e trasparenza. L’impressione è che spesso si creino appositamente le condizioni per avere un basso numero di utenti per poi trovare la giustificazione per chiudere il servizio. Ad esempio il fatto che il ps di Vergato non stia aperto h24 costringe i medici a dirottare verso altri servizi i pazienti che hanno la necessità di restare in osservazione per tempi lunghi". Durante la riunione è stato ribadito anche come non ci sia attualmente la volontà di cambiare la collocazione dei mezzi medicalizzati.

Massimo Selleri