Cantierone, ossa umane e resti di antiche mura ritrovati sotto via Ugo Bassi

L'esperta della Soprintendenza: "Sono reperti databili fra Medioevo e Rinascimento"

Bologna, il ritrovamento delle ossa in via Ugo Bassi (FotoSchicchi)

Bologna, il ritrovamento delle ossa in via Ugo Bassi (FotoSchicchi)

Bologna, 5 marzo 2015 - Bononia perduta: continuano i ritrovamenti sotto al cantierone. È di ieri infatti la doppia scoperta a pochi passi da Palazzo d’Accursio, nei pressi della Fontana Vecchia di via Ugo Bassi (foto), di alcune ossa umane (foto) e di un’antica struttura muraria, a poca distanza. Quest’ultima dovrebbe risalire al tardo Medioevo-primo Rinascimento, secondo Renata Curina, della Soprintendenza ai Beni Archeologici: «Abbiamo rinvenuto una porzione di mura di un antico edificio che affacciava su via Ugo Bassi – ha spiegato –. Per ora una datazione precisa non è possibile, siamo al lavoro per documentare meglio i ritrovamenti. Quella di via Ugo Bassi è una zona più disturbata rispetto a via Rizzoli, è più difficile trovare elementi significativi. Ma nei prossimi giorni forse potremo dire qualcosa di più».

L’esperta ha spiegato anche l’altro ritrovamento: «Un tempo, sempre tra tardo Medioevo e 1500, per liberare delle aree destinate a nuovi edifici venivano realizzate delle fosse comuni. Queste ossa probabilmente ne facevano parte e, considerando il tipo di ritrovamento e la posizione, è possibile che nelle vicinanze ci fosse una chiesa. Anche se è difficile dire se verrà fuori, quando affiorerà e in che punto». Sono i primi reperti di una certa rilevanza venuti alla luce in via Ugo Bassi, dopo i binari del vecchio tram che erano stati ricoperti negli anni ’70.

Continua intanto la polemica sugli sgravi fiscali per i commercianti. L’altro giorno, ad una domanda specifica di Galeazzo Bignami (FI), la Regione aveva risposto picche: «Non c’è la legge». Ma il comitato Vivere il centro non ci sta e invita il sottosegretario alla presidenza della Regione, Andrea Rossi, a «informarsmi meglio». «In altre Regioni e in altre città gli indennizzi sono stati corrisposti – dice infatti il presidente, Giorgio Izzo Gualandi –. Noi siamo convinti che si possa procedere in quella direzione, per questo abbiamo già consegnato tutti i documenti necessari all’assessore comunale all’economia, Matteo Lepore».

Procedere sulla strada degli indennizzi «è fattibile. Chiediamo alla Regione – è l’appello di Izzo Gualandi – che si trovino le risorse necessarie: ne va della sopravvivenza del centro storico del suo capoluogo». Intanto, come anticipato ieri da Lepore, il comitato potrà nuovamente incontrare il sindaco Virginio Merola lunedi’ prossimo: «L’auspicio è che si tratti di un appuntamento ricco di fatti più che di parole- commenta Vivere il centro- anche alla luce di quanto sta succedendo», per l’appunto lo stop sui risarcimenti arrivato dalla Regione.