Covid Bologna, Pandolfi: "I contagi sfioreranno quota 800"

L’epidemiologo dell’Ausl: "Alti livelli di contagiosità con l’Rt salito a 0,75 e il tasso di incidenza di quasi 400 casi ogni 100mila abitanti"

Paolo Pandolfi è il direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl

Paolo Pandolfi è il direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl

Bologna, 10 marzo 2022 - I contagi Covid salgono a 554, i ricoveri restano attorno a 200 e nelle terapie intensive i malati sono 25, due in meno del giorno prima. Al lungo elenco delle vittime, purtroppo, se ne aggiungono altre cinque: una donna di 87 anni e quattro uomini dagli 88 ai 99 anni.

"Siamo ancora in una situazione con alti livelli di contagiosità, con un tasso di incidenza che è quasi di 400 casi ogni 100mila abitanti, sette volte di più di quello che ci aspetteremmo per gestire bene l’epidemia – ammette Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl –. Inoltre, in questi giorni si osserva una crescita sistematica del valore dell’Rt, passato da 0,50 a 0,75. Se ci dobbiamo preoccupare? Non come in passato, perché abbiamo una popolazione che ha già una serie di protezioni, in particolare molti vaccinati e controlli sistematici sui luoghi di lavoro e di ritrovo, a cui si aggiungono le pratiche di protezione individuale. Tuttavia, se i casi aumentano molto, e oggi sono attesi circa 800 nuovi contagi, c’è il rischio che ci possa essere un impegno maggiore per le strutture ospedaliere".

Leggi anche: 

Approfondisci:

Omicron 3, i sintomi della nuova variante: cosa c'è da sapere

Omicron 3, i sintomi della nuova variante: cosa c'è da sapere
 - 
Approfondisci:

Visite ai parenti in ospedale, in Emilia Romagna dal 10 marzo si può

Visite ai parenti in ospedale, in Emilia Romagna dal 10 marzo si può

DIFFERENZE SUL TERRITORIO

Pandolfi sottolinea che la diffusione del contagio tra Comuni è molto differenziata: "Nella settimana dal 2 all’8 marzo a Castiglione dei Pepoli il tasso di incidenza era di 73 casi ogni 100mila abitanti, mentre a Sant’Agata Bolognese di 554 ogni 100mila, di 390 a Bologna".

CAUSE DELLA RISALITA

Il Covid, quindi, ha ripreso a circolare. Secondo l’epidemiologo i motivi sono diversi: "La stagione ancora non permette le condizioni ambientali sfavorevoli al virus, si sta al chiuso e poi gli sbalzi di temperatura favoriscono la fragilità nel momento del contagio. È importante perseverare con le vaccinazioni, sono senza alcuna dose circa 80mila persone, un 10% della popolazione, e poi mantenere le regole che tutti conoscono negli ambienti chiusi e quando si avverte il sintomo bisogna fare subito il tampone, anche l’antigenico rapido".

VACCINAZIONI

"Si sono sottoposti alla terza dose il 75,7% di coloro che potevano farla – prosegue Pandolfi –, in particolare gli over 70 sono all’89%. Ma i livelli di profilassi sono bassi nei bambini, nella fascia tra i 5 e gli 11 anni la copertura è di poco più del 38%". Finora, sono 2.156.371 le vaccinazioni somministrate negli hub e nei punti vaccinali dell’Ausl.

PREVISIONI

"Il rallentamento della velocità di diminuzione dei casi è proporzionale al numero dei nuovi contagi e il modo migliore per capire come scende la curva è immaginare l’esterno di una campana che tende ad allargarsi in vicinanza della base", sostiene Lorenzo Chiari, il bioingegnere che coordina gli esperti dell’Alma Mater impegnati a prepare le previsioni epidemiologiche per l’Ausl. Il docente ha buone notizie sui ricoveri: "Tra il 20 e il 30% si tratta di persone asintomatiche e quindi non è il Covid la causa dell’ospedalizzazione. Inoltre, un mese fa eravamo a 500 ricoverati e ora a circa 200. Per noi continua a essere vera la previsione che nel giro di 15 giorni andremo verso i 100 ricoveri. Certo, a questo punto l’andamento del virus è nelle nostre mani, è importante fare il booster e osservare le regole, a cominciare dal tenere sempre le mascherine nei luoghi chiusi".

IN LABORATORIO

"Dalla Omicron ’madre’, la B.1.529, sono derivate le sottovarianti BA.1 e la BA.2. Nel nostro territorio – spiega Tiziana Lazzarotto, direttrice della Microbiologia del Sant’Orsola – in questo momento circolano la BA.1 al 60% e al 40% la BA.2. Entrambe, anche dai dati provenienti dalla Danimarca, hanno una maggiore capacità di diffusione, però la loro azione è controllata dal vaccino e non provocano malattie severe. C’è poi anche una terza sottovariante, la BA.3, presente in altri Paesi e ancora poco in Italia, finora non comparsa nella nostra area metropolitana".

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro