Piccoli gesti per dare conforto a chi soffre

Domenica 26 maggio, è la Giornata nazionale del sollievo. Cinzia Macchi insegna al Gozzadini: "Un malato non deve sentirsi diverso"

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Con il termine ’sollievo’ si intende il supporto, fisico ed emotivo, che viene dato al malato. Il paziente, al quale viene diagnosticata una patologia grave, vive in una condizione di sconforto e sofferenza psicologica. In questo caso il sollievo è fondamentale.

Quest’anno il 29 maggio si celebrerà la XXI Giornata nazionale del sollievo che venne istituita nel 2001 dal presidente del Consiglio dei Ministri per sensibilizzare la popolazione, in particolare i giovani, a questo importante tema. L’ideatrice di questa iniziativa è stata la Fondazione dedicata a Gigi Ghirotti, un giornalista che nel 1972 si ammalò di un linfoma e, mentre lottava contro la malattia, capì anche che aveva il dovere di raccontare alla gente la propria esperienza, senza risparmiare i dettagli più dolorosi. Visse fino in fondo la sua malattia, dando voce a pazienti come lui e mettendo in luce le carenze della sanità pubblica. Fu così che la sua battaglia divenne una battaglia civile per i diritti dei malati.

Oggi negli ospedali e non solo, operano persone specializzate che si occupano del sollievo, come ci ha spiegato in un’intervista la prof.ssa Cinzia Macchi che dal 2003, insegna presso il Gozzadini Sant’Orsola di Bologna. Il sollievo per lei è non far sentire ’diversa’ una persona malata, offrendole l’opportunità di parlare di argomenti che non abbiano a che fare solo con l’ambito medico e distrarla così dal pensiero della malattia. Cinzia Macchi opera anche come volontaria per la protezione civile per portare soccorso e sollievo in luoghi in cui avvengono disastri, come il terremoto a L’Aquila del 2009, quando circa 80mila persone rimasero senza casa e ci furono numerosi morti e feriti.

I volontari fanno di tutto per alleviare le sofferenze delle persone perché in certe situazioni anche gesti che possono sembrare piccoli, come mangiare una pizza insieme o organizzare giochi per i bambini, diventano importantissimi. Durante l’anno scolastico abbiamo conosciuto persone, enti e associazioni che si occupano dei malati, che aiutano le vittime delle guerre, epidemie e catastrofi portando la speranza dove questa sembra non esserci più. Come diceva Ghirotti, la cosa importante è non lasciare solo chi sta male.

Classe 3E: F.Arena, G.Berdei, M.Blaffard, A.Bottino, S.Carnazzo, C.Colatrella, L.Esposito, G.Fabbi, A.Fakhri, V.Franchi, A.Gherardini, D.Gnecco, R.Lahrach, E.Negrello, A.Notaro, C.Perna, N.Poli, G.Quitadamo, N.Sirica, F.Sorano, E.Zarra, A.Zheng, F.Zurla.

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