Premio Alberghini, caccia ai giovani talenti Si aggiunge anche la musica folk e jazz

È un appuntamento annuale per giovani musicisti che provengono da tutto il mondo. Unico requisito: risiedere o studiare in un istituto di musica in Emilia-Romagna. Arrivato alla sua settima edizione, il ‘Premio Alberghini’ riapre i battenti. E lo fa in grande stile: con un concerto, domenica alle 11, al Comunale in cui si esibiranno dodici ragazzi che hanno vinto le ultime due edizioni del concorso. Vetrina di talenti e opportunità di dialogo e confronto con i professionisti in giuria, il premio ospita sette sezioni di strumenti. A pianoforte, archi solisti, fiati solisti, chitarra classica, formazioni strumentali cameristiche, musica vocale e composizione, si aggiunge l’attenzione alla musica folk, jazz e jazz manouche (o gipsy jazz) e al repertorio operistico (per canto e piano). La direzione artistica della manifestazione è affidata al tenore Cristiano Cremonini, quella tecnica a Filippo Mazzoli.

Un premio che si pone l’obiettivo di "mantenere viva la grande tradizione artistica locale", spiega Cremonini. "Dall’anno scorso, poi – aggiunge Mazzoli -, il concorso si avvale della collaborazione con il ‘FontanaMix Ensemble’". Negli ultimi due anni, "le iscrizioni hanno sfiorato le trecento presenze", sottolinea la sindaca di Castel Maggiore, Belinda Gottardi. Il bando è aperto da domani al 24 febbraio, con selezioni tra il 24 marzo e il 2 aprile.

Amalia Apicella

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