LUCA ORSI
Cronaca

Raccolta differenziata Bologna, si cambia. Merola: "Svolta sui rifiuti in centro"

Il sindaco: "È allo studio un ampliamento degli orari del porta a porta". In arrivo anche nel centro storico le telecamere contro i furbetti

Il sindaco Virginio Merola (Iguana)

Il sindaco Virginio Merola (Iguana)

Bologna, 1 novembre 2018 - È in arrivo una mini rivoluzione nella raccolta porta-a-porta dei rifiuti. Lo conferma il sindaco, Virginio Merola, ospite di una serata pubblica nel ‘Salotto’ di Patrizia Finucci Gallo. Che, nel centro storico, l’attuale sistema di raccolta vada rivisto e reso più flessibile, è sotto gli occhi di tutti. «Abbiamo sottovalutato i problemi dati dalla struttura del nostro centro storico», ammette il sindaco. E lascia trapelare alcuni indizi su ciò che – pare entro fine anno – cambierà. Sono ipotesi di lavoro al momento sul tavolo della discussione fra il Comune ed Hera. «Stiamo valutando la possibilità di aumentare il numero di passaggi dei camion di Hera», spiega Merola. Questo dovrebbe limitare lo spettacolo delle cataste di sacchi lasciati sui marciapiedi e sotto i portici.

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Un altro provvedimento allo studio è «l’ampliamento degli orari di conferimento, rendendoli più comodi». Si sta verificando la possibilità di passare dall’attuale fascia 20-22 (molto criticata dai cittadini) a una più larga, dalle 18 alle 22. Il sindaco ipotizza anche l’inserimento di quelli che chiama «mini cassonetti per il centro», con calotte che rendano molto semplice il conferimento dei rifiuti. Potrebbe trattarsi di bidoncini per indifferenziata, carta e plastica – di dimensioni inferiore a quelli tradizionali – da sistemare vicino alle isole interrate per l’organico e il vetro.

Anche in centro, afferma ancora il sindaco, sono in arrivo telecamere anti-furbetti: «Sappiamo quali sono i punti più critici – assicura –. Le stiamo installando per individuare chi abbandona i sacchetti per strada o nei contenitori sbagliati». Anche le multe per chi trasgredisce saranno più salate. L’alternativa al porta a porta, avverte il sindaco, a mo’ di provocazione, «è il ritorno al passato, alle file di cassonetti per strada, e l’addio alla raccolta differenziata».

Va detto però che ci sono obblighi che superano i confini del Comune. L’obiettivo nazionale è del 70% di rifiuti smaltiti con la raccolta differenziata. «Al momento, grazie all’introduzione del porta-a-porta in centro, siamo saliti al 52%». Un buon risultato, che però non basta ancora a escludere il rischio di incorrere in pesanti sanzioni.

 

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