"Racconto le tante periferie. Sono il cuore delle nostre vite"

Domenico Iannacone con ’Che ci faccio qui-In scena’: "Spesso cambiano le storie a seconda del pubblico" .

"Racconto le tante periferie. Sono  il cuore delle nostre vite"

"Racconto le tante periferie. Sono il cuore delle nostre vite"

Bologna, 27 marzo 2024 – Stasera alle 21 il palco del Teatro Dehon ospiterà Domenico Iannacone, giornalista e regista che negli ultimi anni si è dedicato al programma tv ‘Che ci faccio qui’, raccontando storie di marginalità, di esclusione, di periferie. Ed è proprio questa serie che viene trasposta in teatro, dando vita a ’Che ci faccio qui-In scena’, una narrazione spiazzante dell’umanità raccontata con immagini e parole. Lo spettacolo, con il coordinamento artistico di Stefano Sabelli, è prodotto da Teatro del Loto/Teatri Molisani e vedrà sul palco anche il musicista Francesco Santalucia.

Iannacone, oltre alla vicinanza col pubblico, c’è un elemento del teatro che ha dato un valore aggiunto al suo lavoro?

"Ho avuto l’occasione di utilizzare il potere della parola, che spesso ho invece eliminato dalla mia narrazione televisiva. Sugli schermi secondo me è la storia che deve parlare, e basta. Con il teatro invece ho avuto la possibilità di esprimere cose che non avevo potuto comunicare , mi sono ritrovato in una dimensione più intima e profonda in cui ho potuto trasmettere anche il mio punto di vista sulle storie che racconto. In questo modo è come se fossero diventate inedite".

Il Borgo Vecchio a Palermo, la periferia est di Roma, l’ Ilva di Taranto: sono tante realtà diverse. A teatro le ha messe tutte insieme?

"Ho creato un ordito che ha a che fare con la mia esperienza. La marginalità è un tema fondamentale di tutte le mie narrazioni. Inoltre la parte centrale dello spettacolo spesso varia, decido di cambiare seguendo la sensazione che ho della sala, quindi ogni replica è in parte inedita. Poi sì, ci saranno molte delle storie del mio programma con video di pezzi della serie, proiettati da Raffaele Fiorella, che si intersecano con la narrazione" .

Perchè la marginalità e la periferia sono temi così importanti per lei?

"Credo che la dimensione del racconto delle periferie sia centrale nella vita degli uomini. Si pensa spesso alla periferia come problema, non si coglie mai la visione di periferia come fonte di energia: io le racconto perché trovo energia, e incontro le anime meno contaminate dalla società".

Ha una storia a cui è più legato?

"Ogni storia mi viene in mente in un momento diverso: è come se avessi tanti figli sparsi in giro, ed è come se avessi sempre un po’ nostalgia di tutti loro".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro