Ricetta elettronica: caos a Bologna. Sistema in tilt

In tanti sono dovuti tornare in ambulatorio per ritirare il documento cartaceo

La ricetta cartacea ieri, per alcune ore, ha ripreso il posto di quella elettronica

La ricetta cartacea ieri, per alcune ore, ha ripreso il posto di quella elettronica

Bologna, 20 gennaio 2021 - Caos ricette a Bologna: ieri il sistema di gestione delle prescrizioni in forma elettronica ha fatto i capricci. Così, chi è andato in farmacia e ha presentato la tessera sanitaria convinto che si potesse ’leggere’ il farmaco indicato dal medico, è dovuto andare nell’ambulatorio per ritirare il modulo cartaceo. E non è andata meglio a chi aveva bisogno di un certificato di malattia. «Il sistema di dematerializzazione è andato in crisi, spesso succede e crea grande confusione, questa volta il guasto è stato anche abbastanza prolungato», precisa Fabio Maria Vespa, segretario regionale della Fimmg, Federazione medici di medicina generale. «Il blocco ci ha impedito di inviare le ricette dematerializzate, quindi molti pazienti che erano andati direttamente in farmacia, sono tornati da me a ritirare le vecchie ricette rosse che nel frattempo erano state stampate».

Per un giorno negli ambulatori, ormai semi-vuoti per le regole di sicurezza anti-Covid, c’è stato un gran via vai come un tempo. «I certificati di malattia? Sì anche quelli sono stati stampati. Certo, è innegabile che ci sia stato disagio, anche perché ormai tutti pensano che nella carta dei diritti dell’uomo ci sia la ricetta dematerializzata, ma invece non è così», osserva Vespa con una punta di ironia. «La ricetta dematerializzata ha una grande utilità – precisa –, ma toglie alcuni momenti d’incontro tra il medico e il paziente che sono utili, anche quando si ripete una prescrizione per una malattia cronica. Insomma, non sono per l’abuso – sottolinea –. Problemi per i tamponi molecolari? No, la prenotazione funziona e c’è una disponibilità ampia per gli appuntamenti».

L’Ausl ha precisato che «il problema al sistema di dematerializzazione dipende dal flusso nazionale gestito da Sogei, la Società generale d’informatica del ministero dell’Economia e delle Finanze» e i tecnici informatici dell’Azienda erano impegnati a dare una mano a chi gestisce l’infrastruttura nazionale. Dal 30, in seguito al decreto del Mef, anche la ricetta bianca, per i farmaci non a carico del Servizio sanitario nazionale, diventerà elettronica. Elisabetta Simoncini, segretario provinciale Snami, nel pomeriggio aveva superato le difficoltà «avute al mattino», mentre Giandomenico Savorani, presidente provinciale Fimmg, tra una visita e l’altra continuava «a stampare le ricette rosse e i certificati di malattia. Un collega mi ha detto che non è riuscito neppure a inviare la richiesta per un tampone». Maurizio Camanzi, segretario provinciale Fimmg, sottolinea «il grande disagio dei pazienti che devono girare con tutti i rischi della pandemia». Michele Tamburini, segretario regionale Smi, ammette di «aver avuto problemi con il server nei mesi scorsi, ieri no».

 

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