Rissa tra baby gang a Sant'Agata (Bologna), ferito un passante

L’uomo era intervenuto per sedare gli animi. La trentina di ragazzini si era data appuntamento nel parco Mezzaluna attraverso i social

I ragazzi si erano dati appuntamento via chat (Foto d'archivio)

I ragazzi si erano dati appuntamento via chat (Foto d'archivio)

Sant'Agata (Bologna), 13 ottobre 2022 - Alcune bande di giovani, sembra tra italiani e stranieri, minorenni o poco più che maggiorenni, si sono dati appuntamento, l’altro ieri nel tardo pomeriggio a pochi passi dal centro storico di Sant’Agata - pare - per regolare dei conti in sospeso. L’appuntamento era stato fissato intorno alle 18 in via XXV Aprile nei pressi di una palestra e del parco Mezzaluna. Stando a quanto si è potuto apprendere i giovani, pare una trentina o poco meno e provenienti da diversi comuni limitrofi, hanno iniziato a questionare e ad iniziare a malmenarsi. In questa fase pare che un passante, che con ogni probabilità era intervenuto per calmare le acque, sarebbe rimasto contuso. Altri cittadini hanno avvisato le forze dell’ordine e sul posto sono prontamente intervenuti a sirene spiegate i carabinieri della locale stazione e del nucleo radiomobile della Compagnia dell’Arma di San Giovanni in Persiceto e una volante della polizia del commissariato di Persiceto.

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Il pronto intervento di carabinieri e polizia ha evitato certamente il peggio perché i giovani appena sentite le sirene sono scappati via disperdendosi. Chi a piedi, chi in motorino, chi in automobile. Tuttavia i militari dell’Arma e i poliziotti hanno proceduto con gli accertamenti del caso e con l’identificazione di quei giovani che sono riusciti ad intercettare. Al momento però non risultano persone deferite all’Autorità giudiziaria né da parte dei carabinieri né da parte della polizia di Stato. Secondo le prime informazioni raccolte, i ragazzi, attraverso i social e in particolare sul canale Instagram, hanno stabilito dove trovarsi per regolare dei conti in sospeso. Ma per il momento non è dato sapere di quali conti in sospeso si tratti. Ad ogni modo lo spavento è stato tanto tra i passanti incuriositi da quanto stava accadendo. Diverse persone hanno infatti creato un capannello nell’area dove i ragazzi si erano dati appuntamento, osservando il lavoro delle forze dell’ordine.

Sulla vicenda interviene Gabriella Panarace, dirigente del commissariato di polizia di Persiceto. "Stiamo facendo già da tempo un capillare lavoro di monitoraggio sui giovani – spiega la dirigente -. E quanto prima prenderemo contatti con le scuole e collaboreremo con le istituzioni e con le altre forze dell’ordine per cercare di prevenire questi fenomeni. Per trovare delle soluzioni, è quanto mai opportuno, analizzare i contesti di appartenenza di chi manifesta in questo modo anomalo un disagio". E aggiunge: "Da tempo abbiamo dato il via ad un piano di identificazione di ragazzi residenti nei territori di nostra competenza. Nonché teniamo monitorati i luoghi di aggregazione dove i giovani sono soliti ritrovarsi".

 

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