A Roncobilaccio la natura canta: Patty Pravo e i Pooh sono "nati" qui

Un motel ha fatto la storia della musica. Poi boschi, arte e tanta fede (FOTO - VIDEO / 1 - VIDEO / 2)

Una turista ammira il panorama della Val di Setta

Una turista ammira il panorama della Val di Setta

Roncobilaccio (Bologna), 11 agosto 2014 - I Pooh e Patty Pravo provavano qui, in questa grande sala un po’ magazzino e un po’ cantiere, domani forse centro benessere. Motel Roncobilaccio, a Castiglione dei Pepoli sul valico dell’Appennino (FOTO), l’insegna alta così che spunta tra i monti mentre percorri l’Autosole, macchia gialla su sfondo verde, boschi a perdita d’occhio, case rarissime. La storia musicale italiana si è fermata qui. Patty Pravo per un’estate di questo luogo fece il suo regno, se la ricordano ancora in tanti. 

Per Red Canzian qui c’è stata la svolta della vita. Era la fine del 72, i Pooh cercavano un bassista, Riccardo Fogli se n’era appena andato. Canzian era un ragazzo, «stavo da anni dietro la porta, aspettavo che qualcuno mi chiamasse». Quel giorno arrivò. Audizione proprio al motel, nel magazzino con la carta igienica accatastata, «Stefano lo chiamava il paradiso del c...», ride il musicista al telefono. Oggi, dice, racconta sempre quella storia, la ripete nei concerti, mostra la foto. Eccolo, giovanissimo e pallido, i capelli lunghi e lo sguardo angelico, suonare con quello sfondo irriverente, il contrasto fa sorridere. Lo scelsero tra decine di candidati, «a quel che so, ne sentirono almeno un centinaio». Per lui un sollievo, «arrivai con la 1100 di mio padre, in famiglia eravamo poverissimi. Ma ho sempre pensato, Dio aiuta gli audaci».

Atmosfere. «Il motel di Roncobilaccio era diventato un po’ il quartier generale dei Pooh. Rimanemmo anche l’anno dopo per preparare uno spettacolo. Ricordo che si mangiava benissimo, allora non ero vegano. Il proprietario, Malaguti, persona molto dolce, ci parlava in dialetto. Il motel era perfetto. Frequentato di notte, tanti rappresentanti di commercio e coppiette clandestine. Di giorno non c’era mai nessuno. Così si poteva suonare».

E poi riprendere la strada, il casello è proprio qui sotto. Uscita contesa, gran battaglia negli anni Cinquanta con Pian del Voglio, alla fine la spuntarono entrambi. Non cedettero i preti di Bocca di Rio, il santuario dei miracoli. Qui la Madonnina — come la chiamano tutti, con tenerezza — apparve a due pastorelli e oggi ancora richiama folle di pellegrini. Un luogo di grande fascino, boschi e silenzio nella Val di Setta ricca di storia. Panorami rinascimentali che parlano al cuore, sentieri nei boschi, salite e discese, santuari ma anche mulini secolari che ospitano ristoranti, foresterie nei castagneti secolari. E tanta arte (VIDEO / 1 - VIDEO / 2). Allungatevi nel centro di Monzuno e scoprirete la Pinacoteca dedicata a Nino Bertocchi e Lea Colliva. Seguite i calanchi di Grizzana e arriverete a Giorgio Morandi. Un giorno il maestro disse: «Il paesaggio più bello del mondo».

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