
Il canile intercomunale Savena ospita i can per tutti i comuni della vallatai
Parole dure, quelle dell’assessore alla Sanità di Loiano Giulio Masiello, in merito alla gestione del Canile Intercomunale Savena durante l’ultimo consiglio comunale. Da almeno due anni, infatti, sono state segnalate, a più riprese, difficoltà della struttura. Era stato da ultimo il civico Marco Mastacchi, a livello regionale, a criticare l’impianto come ‘non adeguato’ già nel 2023. Masiello, eletto, a giugno con l’amministrazione di Roberto Serafini, ha spiegato: "La convenzione fra i Comuni di Ozzano, San Lazzaro, Pianoro, Loiano, Monghidoro, Monzuno, San Benedetto e Castel di Casio per la gestione in forma associata del Canile intercomunale Savena Giorgio Celli è scaduta il 31 dicembre. Le numerose interlocuzioni tenutesi fra le amministrazioni coinvolte hanno permesso di ridefinire i termini della convenzione al fine di giungere all’approvazione di un testo che è stato condiviso entro la fine dell’anno. Nonostante l’onere di tale attività sia sovradimensionato rispetto all’esiguo numero di posti disponibili per Loiano, quest’ultimo rimane anche per il prossimo quinquennio il Comune capofila".
"Già da tempo – punzecchia Masiello – l’amministrazione di Loiano ha tentato di cedere il ruolo di capofila ad uno dei Comuni partecipanti più strutturati e con un elevato numero di posti riservati ma, nonostante inizialmente dovesse diventare capofila San Lazzaro, col cambio di amministrazione del giugno scorso quest’ultimo ha ritirato la sua disponibilità motivandola con la distanza che separa l’ente dalla sede del Canile (lungo la Fondovalle Savena, ndr). Anche gli altri Comuni facenti parte della convenzione non hanno dato la propria disponibilità. Loiano ha pertanto deciso, per senso di responsabilità e in quanto l’alternativa sarebbe stata la chiusura del canile, di mantenere il ruolo". Da qui l’assessore aggiunge: "L’eventuale chiusura avrebbe creato il disagio più grande proprio ai Comuni che hanno un maggior numero di cani in stallo, soprattutto in considerazione del fatto che, nella maggior parte dei casi si tratta di animali di notevoli dimensioni e con problemi comportamentali. Nella stesura della nuova convenzione, al fine di riconoscere l’attività particolarmente onerosa svolta dal Comune capofila, è stato previsto un riconoscimento economico. Va precisato inoltre che il testo della convenzione che era stato definito e che avrebbe dovuto essere portato nei vari Consigli Comunali entro fine anno, richiederà una ulteriore modifica a causa del passo indietro fatto dal comune di San Benedetto Val di Sambro che ha comunicato di sfilarsi dalla convenzione".
Zoe Pederzini